San Marino. Dibattito tra chi sostiene che in Consiglio ci sia un focolaio di Covid e chi no

San Marino. Dibattito tra chi sostiene che in Consiglio ci sia un focolaio di Covid e chi no

Il Consiglio Grande e Generale si apre questa mattina in una seduta dedicata interamente alle comunicazioni, nel cui dibattito emergono le preoccupazioni per i casi positivi al covid-19 registrati  tra consiglieri, oggi assenti, e i rischi di un possibile contagio durante i lavori.

L’Aula si trova divisa trasversalmente tra chi, come già richiesto nei giorni scorsi, chiede modalità di tracciamento attraverso tamponi e condizioni di lavoro più sicure (trasferendosi al Kursaal per esempio), e chi invece ritiene che siano sufficienti le misure già predisposte, la nuova disposizione dell’Aula, il distanziamento e l’uso corretto delle mascherine .            
L’invito a conciliare la sicurezza con il rispetto delle rappresentanze consiliari viene rivolto da Pasquale Valentini, Pdcs, che chiede di non sospendere i lavori parlamentari, ma di “avere allo stesso tempo la garanzia che tutte le forze possano partecipare”. All’appello di ascoltare anche le voci della minoranza si unisce Iro Belluzzi, Npr. A monte le assenze di diversi consiglieri- numeri precisi non vengono forniti, ma nel corso del dibattito si parla di un decimo dell’Aula- e in particolare nel gruppo di Repubblica Futura dove oggi tra i seggi è presente solo Maria Katia Savoretti: “Ben tre dei nostri consiglieri sono risultati positivi al covid, mentre un altro si trova in quarantena preventiva- spiega- Per tanto il mio gruppo risulta in questa sessione poco rappresentativo”. Inoltre, “Siamo poi venuti a sapere che altri consiglieri sono positivi- spiega incalzando- di fronte a tutto, c’è la posizione di governo, maggioranza, dei Segretari, in particolare Tonnini e Ciavatta, nell’ostinarsi a non prendere misure oggettive, al di fuori di ogni buon senso, di fronte all’evidenza”. Per Vladimiro Selva, Libera, è “innegabile la casistica che riguarda i consiglieri, se fosse estesa su tutto il territorio, sarebbe  pesantissima, e così esponiamo le nostre istituzioni a un pericolo enorme”. Michele Muratori, Libera, ritiene “palese che si sia sviluppato un focolaio all’interno dell’Aula”, rivela che nel suo gruppo consiliare risulti un positivo al covid. E si interroga: “Se noi fossimo stati un’azienda dove su 80 persone un decimo di queste risultassero positive, cosa avrebbe fatto quell’azienda? Avrebbe sottoposto obbligatoriamente i dipendenti a tamponi- prosegue- Noi dovremmo essere niente di più e di meno quanto sarebbe fatto in altre circostanze”. Eva Guidi, Libera, torna a chiedere tracciamento e tamponi obbligatori a tutti i consiglieri, per abbassare eventuali rischi di contagi. Giuseppe Maria Morganti, Libera, mette in guardia dai rischi presenti in particolare per i consiglieri più anziani: “Se anche una sola persona deve finire in ospedale e soffrire perché non riesce a respirare- manda a dire-  dovremo mettercela tutta per evitarlo, ma mi risulta che 10- c’è ci dice 8- consiglieri su 60 siano stati toccati da questa problematica. Vuole dire che qua dentro c’è un problema e non lo si vuole affrontare”.

In Aula solo i consiglieri di Rete intervengono per rigettare l’ipotesi di un focolaio in Consiglio e per minimizzare i possibili rischi.“Oggi parliamo di alcuni contagi e c’è chi dice con certezza che qui dentro è partito un focolaio- sostiene Gian Matteo Zeppa– tutte affermazioni senza fondamento scientifico”. Per Gloria Arcangeloni, Rete, i numeri dei contagi in Aula sono decisamente irrilevanti: “Non può essere che i lavori consiliari debbano bloccarsi per tre consiglieri”. Infine, Alberto Giordani Spagni Reffi punta il dito su chi in Consiglio non fa uso corretto delle mascherine e del distanziamento: “Noi chiediamo ai cittadini il rispetto delle regole- puntualizza- e noi per primi non le rispettiamo e vogliamo anche tamponi. In certe circostanze abbiamo diritto ai tamponi, ma non in maniera preventiva, e qui lo si esige gratuitamente. Lo accetterei se in Aula si tenesse un comportamento virtuoso”. 

Il dibattito viene infine interrotto per poi riprendere nella seduta del pomeriggio.

Di seguito un estratto degli interventi della mattina.

 

Comma 1. Comunicazioni

Pasquale Valentini, Pdcs;

Paolo Rondelli, Pdcs;

Marica Montemaggi, Libera;

Maria Katia Savoretti, Rf;

Gerardo Giovagnoli, Npr;

Iro Belluzzi, Npr;

Vladimiro Selva, Libera;

Michele Muratori, Libera;

Marco Nicolini, Rete;

Gloria Arcangeloni, Rete;

Eva Guidi, Libera;

Manuel Ciavatta, Pdcs;

Alberto Giordani Spagni Reffi, Rete;

Giuseppe Maria Morganti, Libera;

Gian Matteo Zeppa, Rete;

Leggi il report integrale

 

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