San Marino. Dichiarazioni di Di Maio sulla terza dose, i politici di opposizione attaccano

San Marino. Dichiarazioni di Di Maio sulla terza dose, i politici di opposizione attaccano

Dopo le dichiarazioni del ministro degli esteri Luigi Di Maio sulla necessità di somministrare ai cittadini sammarinesi una terza dose di vaccino riconosciuto dall’Ema, arrivano le reazioni della politica sammarinese, in particolare degli esponenti di opposizione.

“La doccia fredda alla fine è arrivata” scrive Matteo Ciacci, segretario politico di Liberasulla propria pagina Facebook, aggiungendo: “Insomma dopo settimane di promesse, e mancate risposte, da parte del duo Ciavatta-Beccari questa epilogo sa davvero di presa per i fondelli. Si tratta di una perdita di sovranità bella e buona visto che siamo costretti a cedere ai diktat dei nostri vicini.
Noi non ci stiamo a fare da cavie, a diventare il primo Paese nello spazio Europeo a dover procedere con una terza dose. E che cosa succederà se non si seguiranno i desiderata dell’Italia? Dovremo rimanere ai “domiciliari” nel nostro Paese? E chi lavora in Italia? E i nostri studenti? E le imprese? E la vera e propria discriminazione fra chi ha utilizzato Sputnik e chi Pfizer? Siamo davvero stufi. Ci riuniremo al più presto per valutare queste ultime drammatiche notizie e decidere le iniziative più opportune”.

“Trasformati in cavie” scrive invece Giuseppe Maria Morganti di Libera, aggiungendo: “E’ inaccettabile che una decisione politica possa obbligare ad una terza dose, senza che le autorità sanitarie (Oms) ne certifichino l’efficacia e, soprattutto, valutino il livello di tossicità di tale dose di vaccino diverso dallo Sputnik. Il sospetto che l’art. 6 del decreto ministeriale italiano volesse spingere San Marino verso tale decisione, era nell’aria, ma sembrava impossibile che effettivamente qualcuno potesse anche solo pensare di trasformare in cavie l’intera popolazione di uno Stato”.

“Basta leggere il tenore lapidario dell’affermazione del Ministro degli Esteri italiano Di Maio per capire che, purtroppo, siamo veramente alla frutta” scrive invece Nicola Renzi, Repubblica Futura, che aggiunge: “Ci hanno raccontato che i rapporti con l’Italia sono molto migliorati. Fortuna! Caso targhe ancora irrisolto, un nuovo caso multe (da pagare), ed ora la terza dose di vaccino (dopo due Sputnik un AstraZeneca non si nega a nessuno), il tutto deciso dal Governo italiano per farci accedere al greenpass.
Una Caporetto totale, della quale qualcuno dovrà rendere conto invece di continuare a raccontare frottole. In Consiglio dovrebbe esserci un riferimento immediato del Governo su queste affermazioni. Vediamo…”
 
Per Andrea Zafferani di Repubblica Futura “Di Maio conferma quello che già era evidente semplicemente dalla lettura della normativa italiana.

Il Governo sammarinese è riuscito a portare a casa questo.
Questo è il risultato dei grandi rapporti con l’Italia del nostro Governo: una terza dose e quindi un mix non testato e non verificato, oppure rimanere bloccati dentro i nostri confini.
Un disastro, che richiederebbe dimissioni immediate”.

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