Dai nuovi Capitani Reggenti l’appello ai politici: “Serve condotta esemplare da parte di chi rappresenta le istituzioni”

Dai nuovi Capitani Reggenti l’appello ai politici: “Serve condotta esemplare da parte di chi rappresenta le istituzioni”

Riceviamo e pubblichiamo il discorso degli Ecc. Reggenti Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta in occasione della seduta di inizio semestre del Consiglio Grande e Generale.

Signore e Signori Consiglieri,

Signora e Signori Segretari di Stato,

consapevoli di essere innanzitutto parte di quest’Aula, per il mandato conferitoci dalla cittadinanza, è con profondo senso di rispetto e stima, che siamo a rivolgere il nostro saluto a Voi e a tutto il popolo sammarinese. Il nostro mandato prende avvio in un momento storico segnato profondamente dalla recrudescenza della guerra in Ucraina che, ancora lontana da una risoluzione pacifica, comporta ogni giorno il sacrificio di molte vite umane. Nessuno di noi, oggi, sa quali saranno i tempi, le modalità e l’esito di tale drammatica situazione che, tuttavia, sta assumendo sempre di più le forme di un conflitto internazionale.

Dal nostro ruolo di primi cittadini e di garanti delle Istituzioni del Paese, sentiamo fortemente il dovere di metterci al servizio di tutta la comunità sammarinese ed intendiamo impegnarci in prima persona nella promozione di iniziative di concordia e di riconciliazione, che contribuiscano alla pace della nostra Repubblica e fra tutte le nazioni. Siamo convinti che, ora più che mai, la complessa congiuntura internazionale, che ha effetti inevitabilmente negativi anche sul nostro Paese, si possa affrontare solo attraverso l’unità di tutti coloro che, in ogni ambito, intervengono nel vivo della vita pubblica, sociale ed economica di San Marino: dalla politica all’amministrazione, dalle categorie economiche alle organizzazioni sindacali, dalla cultura alla stampa, avendo sempre la consapevolezza della necessità di difesa e di valorizzazione del nostro Stato, delle sue peculiarità e dei suoi cittadini.

Nelle difficoltà non servono divisioni: per trovare insieme le migliori soluzioni serve la maturità di un confronto aperto e franco e di un’azione condotta da persone responsabili, ispirate da alti ideali e desiderose di porsi al servizio della collettività e del Paese, piuttosto che di interessi di parte o di esclusivo consenso. Nell’esercizio del nostro mandato, quali Presidenti degli Organi collegiali detentori dei tre Poteri dello Stato, in primo luogo vigileremo affinché le modalità di svolgimento dei lavori e gli atti che da essi verranno posti, siano in conformità alle norme ed ai principi che ne regolamentano le rispettive attribuzioni e che garantiscono la più alta democrazia della nostra Repubblica.

Le Istituzioni sammarinesi, nell’unicità del nostro Ordinamento, hanno necessità di essere valorizzate e rispettate, prima di tutto nella tenuta di una condotta esemplare da parte di chi le rappresenta, soprattutto nel loro esercizio pubblico. Un’attenzione specifica sarà data al Consiglio Grande e Generale, quale principale Istituzione del nostro Paese, espressione diretta della cittadinanza e con il quale ogni altro Organo si rapporta.

Essere Membri del Consiglio Grande e Generale a San Marino comporta la stessa dignità di qualunque parlamentare di ogni altro Stato in Europa e nel mondo ma, proprio per le ridotte dimensioni del nostro Paese, significa molto di più. Sperimentiamo ogni giorno come l’attività istituzionale si intreccia profondamente con la nostra esperienza di vita, con il nostro lavoro, richiedendo sempre più tempo e sottraendo risorse preziose alla vita privata.

É “normale” trovarsi ogni giorno fianco a fianco ai nostri cittadini nei luoghi pubblici della vita quotidiana; proprio per questa ragione, diventa ancora più importante che la dignità, l’impegno e l’autorevolezza con i quali ricopriamo questo ruolo, si esprimano anche al di fuori di quest’Aula, nel nostro essere ed agire. Il Consiglio Grande e Generale deve riuscire a valorizzare la propria funzione di Legislatore e di indirizzo politico, nella piena consapevolezza di rappresentare l’intero Popolo sammarinese; ogni singolo Consigliere deve sempre essere memore del giuramento prestato ad inizio legislatura, dell’onore, del prestigio e della responsabilità che gli sono stati conferiti dalla cittadinanza.

Le prossime sessioni consigliari saranno dedicate ad importantissime riforme – quella pensionistica, quella del mercato del lavoro e la riforma fiscale – delle quali il Paese ha bisogno da tempo. Gli effetti delle stesse, unitamente a quelli negativi derivanti dalla complessa congiuntura internazionale, conseguenti alla pandemia ed alla guerra in Ucraina, si ripercuoteranno sui singoli cittadini e sulle loro economie individuali e familiari. Siamo certi che solo un Paese unito e coeso in un intenso e concreto lavoro programmatico di scelte precise, chiare e responsabili, possa attuare un giusto ed efficace cambiamento di sistema.

Confidiamo, pertanto, che tutti – Legislatore, Governo, Sindacati, Associazioni datoriali, lavoratori, pensionati – sappiano guardare complessivamente alla positiva ricaduta che le riforme avranno sull’intero Paese, superando la difesa delle singole categorie e degli interessi esclusivi di parte, per giungere a quella sostenibilità del sistema economico-sociale, utile a continuare a garantire a tutti, ma soprattutto gratuitamente ai più bisognosi, politiche di assistenza, di solidarietà, di efficienza nei servizi di ogni settore, sanitario, scolastico e pubblico allargato. Sebbene, a breve termine, gli effetti delle riforme potranno essere percepiti dalla cittadinanza come sfavorevoli, l’impegno di tutti sull’obiettivo comune di efficaci interventi per la collettività nella sua interezza, garantirà stabilità al sistema economico del Paese con conseguenti positive ricadute nei prossimi anni e per le generazioni che verranno dopo di noi.

Insieme a queste riforme strutturali, la Reggenza considera prioritario continuare a porre utili atti normativi ed esecutivi affinché il nostro sistema Paese, che può beneficiare della positiva caratteristica di essere un micro Stato, possa diventare – con tempistiche molto più dinamiche – sempre più efficiente e celere, in termini di procedure amministrative e sanitarie, per un miglior servizio pubblico in favore di ciascun cittadino.

Inoltre, nel nostro semestre Reggenziale, un’attenzione particolare dovrà essere rivolta dall’Aula Consiliare alla prosecuzione del negoziato dell’Accordo con l’Unione Europea. Siamo consapevoli che grazie ad una piena e reciproca integrazione nel mercato unico europeo, tenendo in debito conto la salvaguardia degli elementi imprescindibili della nostra realtà statuale e le nostre peculiarità istituzionali, il popolo sammarinese, le imprese, i lavoratori ed i giovani del nostro Paese potranno agire ed operare in maniera più produttiva e proficua, contribuendo al maggior benessere possibile della cittadinanza e del sistema economico-sociale.

San Marino è un Paese fiero e orgoglioso delle proprie peculiarità e specificità: motivo per cui si dovrà proseguire in questo negoziato consci e forti delle nostre tradizioni e dei nostri valori, per addivenire alla definizione di un testo che recepisca l’aquis comunitario, garantendo i giusti tempi e le opportune modalità per la sua piena attuazione, negli anni a venire, ma anche salvaguardando il più possibile le specificità della nostra Repubblica. Riteniamo, infine, di dover sollecitare l’Aula Consiliare anche in ordine all’opportunità di approfondire il tema delle Riforme Istituzionali, con particolare riferimento al Consiglio Grande e Generale ed al Congresso di Stato, al fine di un miglior esercizio delle proprie rispettive funzioni e ruoli, e per una maggior adeguatezza in termini decisionali e di responsabilità, di cui il nostro Paese avrà tanto più bisogno, quanto più sarà rilevante la sua presenza sul panorama internazionale.

A conclusione di questo messaggio di saluto desideriamo ringraziare i nostri predecessori, Oscar Mina e Paolo Rondelli, che ci hanno accompagnato al meglio nell’assunzione di questo importantissimo mandato. Confidiamo nel prezioso contributo e nel competente sostegno dell’Ufficio di Segreteria e della Segreteria Istituzionale, affinché ci aiutino a condurre i lavori consiliari nel modo migliore. Ringraziamo, già da ora, la Guardia del Consiglio e tutti i Corpi militari, per il servizio che presteranno a custodia di questo Palazzo e della sicurezza dei nostri cittadini.

A Voi – Signore e Signori Consiglieri, Signora e Signori Segretari di Stato – garantiamo l’esercizio delle nostre funzioni con sollecitudine e doveroso rispetto del ruolo “super partes” che la Reggenza deve rappresentare e confidiamo nel vostro pieno sostegno ed in una sincera collaborazione, nell’espressione dell’autorevolezza delle Istituzioni e nel rispetto del nostro Paese e del popolo sammarinese. Buon lavoro a tutti.

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