San Marino. Domani – Motus Liberi porta sul Titano lo spettacolo “Stupidorisiko – Una geografia di guerra”

San Marino. Domani – Motus Liberi porta sul Titano lo spettacolo “Stupidorisiko – Una geografia di guerra”

Lo spettacolo sarà ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.

“Con orgoglio informiamo la cittadinanza che D-ML porta a San Marino lo spettacolo Stupidorisiko – Una geografia di guerra”, prodotto da EMERGENCY Ong Onlus, che andrà in scena a Borgo Maggiore (R.S.M.), presso il Cinema Teatro Concordia, giovedì 28 settembre 2023 alle ore 21:00″.

Ne dà notizia la stessa forza politica sammarinese, aggiungendo: “Interpretato da Francesco Grossi, con la regia e drammaturgia di Patrizia Pasqui, lo spettacolo – selezionato all’interno della XIV edizione di Tramedautore, Festival internazionale della nuova drammaturgia – è una critica ragionata e al contempo ironica della guerra. Stupidorisiko – Una geografia di guerra” racconta in forma semplice e chiara alcuni aspetti e avvenimenti della guerra e della sua tragicità, spesso dimenticati o ignorati, dando voce alle vittime e mostrando la guerra in tutta la sua stupidità.

Partendo dalla Prima Guerra Mondiale e passando per la tragedia della Seconda, il racconto arriva fino alle guerre dei giorni nostri. In 75 minuti si susseguono in modo cronologico episodi storicamente documentati e rappresentativi della guerra, intervallati dalla storia di un marine, che parla toscano e che rappresenta il soldato di oggi.

Nato dall’idea di diffondere e promuovere i valori della pace e della tolleranza, lo spettacolo denuncia l’inutilità e il dramma della guerra in ogni sua forma. Uno spettacolo pensato in particolare per i ragazzi e i giovani adulti, ma non solo, in grado di stimolare una approfondita e seria riflessione su eventi che hanno sconvolto il mondo nell’ultimo secolo.

Abbiamo fortemente voluto questo spettacolo e la diretta partecipazione di Emergency Ong Onlus, con la finalità di poter fornire alla cittadinanza un’occasione per stimolare il proprio pensiero, perché crediamo che un popolo libero sia un popolo che conosce e che soprattutto pensa“.

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