San Marino dopo la resa di Svizzera e Singapore

San Marino dopo la resa di Svizzera e Singapore

La Repubblica di San Marino, già in affanno per Fatca (rapporti con gli Stati Uniti in materia finanziaria),   deve tener conto  ora che anche Svizzera e Singapore hanno capitolato per quanto riguarda il segreto bancario. 

Il Sole 24Ore

Svizzera e Singapore: più vicino l’addio al segreto bancario  / La Svizzera e Singapore hanno deciso di allineare i propri standard sul segreto bancario alle richieste di trasparenza fiscale made in Usa. Il primo passo verso un’intesa sullo scambio automatico di informazioni è stata raggiunto in sede Ocse e sarà a regime dal 2017. Raggiunta l’intesa fra dieci Paesi della zona euro per una tassa sulle transazioni finanziarie: la nuova imposta partirà nel 2016.
Dal Canton Ticino, Paolo Bernasconi: Un impatto molto forte sui risparmiatori stranieri  / Ecco un’altra data storica per gli Stati a fiscalità forte: la Svizzera e Singapore si arrendono di fronte al fuoco incrociato del G20, dell’Ocse e dell’Ue. La capitolazione viene annunciata alla Conferenza annuale dell’Ocse. Si teme la prossima ispezione dei Commissari Ocse e si vuole allontanare lo spettro della lista nera. 

Marco Bellinazzo e Alessandro Galimberti: Perde peso l’accordo Roma-Berna  /  La situazione.  Lo scambio automatico di informazioni porterà a concentrarsi su una serie di questioni «regionali» / Da intesa-madre sui rapporti fiscali tra l’Italia e la sua più grande “banca-ombra” (in Svizzera albergano almeno 200 miliardi di euro tricolori), a un trattato su questioni regionali e di stretta confinanza.
La svolta nelle relazioni internazionali tra la Svizzera e il resto del mondo che rivendica le proprie tasse in fuga – avviata ieri in sede Ocse a Parigi, si veda l’articolo sopra – cambia radicalmente l’annosissima partita bilaterale tra Berna e Roma, giocata da tempo su incomprensioni telecomandate e interessi contingenti. 

Corriere della Sera

Ivo Caizzi: Svizzera verso l’addio al segreto bancario
Via al patto sullo scambio di dati con l’Ocse. E l’Europa vara la Tobin Tax / La Svizzera si è impegnata allo scambio automatico di informazioni fiscali, accelerando il suo percorso verso l’abolizione del segreto bancario usato per far evadere le tasse agli stranieri. L’annuncio è arrivato alla riunione ministeriale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico di Parigi (Ocse), dove analogo accordo è stato siglato dai 34 Paesi aderenti anche con Singapore, un altro dei principali paradisi fiscali internazionali, e con altri Stati.
«L’impegno di così tanti Paesi ad adottare i nuovi standard globali, e farlo velocemente, è un altro passo avanti per assicurarsi che le frodi fiscali non avranno più un luogo dove nascondersi», ha dichiarato il segretario spagnolo dell’Ocse Angel Gurria. «È chiaramente la fine del segreto bancario sfruttato per ragioni fiscali», ha aggiunto il direttore del centro per la politica e l’amministrazione fiscale dell’Ocse, il francese Pascal Saint-Amans, riferendosi all’accordo con la Svizzera e Singapore. Il governo di Berna ha fatto sapere di aver contribuito alla stesura del testo. Lo scambio automatico di informazioni diventerà operativo dopo la trasposizione dell’impegno concordato in sede Ocse nella legislazione dei singoli Paesi. Le banche dovranno adeguare le loro procedure e i sistemi informatici. Non sarà quindi più necessaria una richiesta della magistratura per ottenere le informazioni sugli evasori con capitali nascosti in Svizzera, a Singapore e in tanti altri paradisi fiscali
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