San Marino e Banca Etruria. Roberto Rossi indaga attraverso Forli’, Sergio Sottani

San Marino e Banca Etruria. Roberto Rossi  indaga attraverso Forli’, Sergio Sottani

La procura di Forlì sta diventando il punto di riferimento di gran parte delle indagini che sono mosse contro la Repubblica di San Marino da varie parti d’Italia.
Si attinge alla  miniera emersa dalla ‘maxi evasione fiscale‘ di cui  si ebbe notizia dalla Guardia di Finanza di Roma sui quasi 60 mila soggetti schedati, divisi quasi a metà fra italiani veri e propri e ‘sammarinesi’.

A riprova l’arrivo ieri a Forlì -in ‘visita’ al dr. Sergio Sottani, capo della Procura- del dr. Roberto Rossi che indaga su Banca Etruria. Il dr. Rossi  è ripartito -dicono fonti ben informate-  con un pacco di documenti.

Si legge fra l’altro su La Nazione-Arezzo (Titolo: Banca, si apre un nuovo filone di inchiesta a San Marino/Incontro tra i procuratori di Forlì e Arezzo ma ancora i contorni del passaggio di denaro tra gli istituti del Titano e vecchia Bpel sono vaghi): Summit di due ore ieri tra gli inquirenti di Forlì e  i colleghi di Arezzo. Al centro del faccia a faccia tra Sergio Sottani (capo della procura forlivese) e Roberto Rossi (numero uno dell’ufficio inquirente aretino), 20 milioni sospetti. Si tratta di un flusso di soldi passati da alcune banche di San Marino all’Etruria. Un drenaggio registrato tra gli anni 2009-2011 attraverso alcuni bonifici.

Da Arezzo, possibile interesse, ad esempio, per il caso  Pierino Isoldi (Arezzo-Forlì-San Marino). Fra l’altro Isoldi figura anche nel processo di Roma per  Banca Tercas (Cassa di Risparmio di Teramo con gemella San Marino International Bank).


Roberto Rossi, procuratore Arezzo (tratto da La Nazione)

 

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