Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Tradizione “incivile” / Botti e fuochi di Capodanno / Difficile fare “provvista” / Controlli serrati sul Titano
C’è chi si accontenta dei petardi e di un po’ di rumore, e chi punta allo spettacolo pirotecnico: per tutti, nemmeno da pensare un Capodanno senza botti, nonostante la crisi. Per questo, sia i carabinieri in riviera, che i gendarmi a San Marino hanno intensificato i controlli già dalla prima settimana di dicembre. (…)
Lo sguardo è fisso sul Titano dove la vendita dei fuochi di artificio è considerata più libera e dove, fino allo scorso anno, si poteva comprare materiale che in Italia non era possibile importare senza il porto d’armi. Ma da agosto, vige un accordo tra i due paesi: per comprare armi e materiale esplodente, anche sul Titano è necessaria una licenza di importazione, o un lasciapassare della gendarmeria, rilasciato dopo un ulteriore controllo della polizia italiana. D’altronde, anche sul Titano, nelle settimane scorse, si sono intensificati i controlli tra le armerie e i negozi che possono vendere giochi e piccoli petardi: i punti vendita sono stati allarmati da una comunicazione preventiva – è prassi, sul Titano – e, ad oggi, nessuna ispezione ha dato esiti infausti.