San Marino e… l’ultimo treno per il mare.

San Marino e… l’ultimo treno per il mare.

Apre il magnifico Palas di Rimini, e torna subito d’attualità uno dei problemi infrastrutturali più gravi della Repubblica di San Marino, ovvero il suo isolamento dal resto del mondo. San Marino è, ad oggi, un paese isolato dal resto dell’Europa e collegato unicamente attraverso una strada (dissestata). Come sostenuto da tempo dalle forze imprenditoriali del paese, economia significa scambio, e scambio significa movimento di merci, persone e servizi. Senza infrastrutture (treni, aerei, strade) non c’è economia che regga.

A tornare su una delle possibilità aperte negli ultimi anni, questa settimana è stato Savio Galvani (Fed. della Sinistra) a Rimini, parlando del famoso “trenino” Rimini-San Marino. Ne parla il Resto del Carlino.

«Come sta procedendo il progetto del vecchio tracciato ferroviario Rimini-San Marino?». A chiederlo è Savio Galvani (Federazione della sinistra) nel corso dell’interrogazione presentata nei giorni scorsi in consiglio comunale a Rimini. Il consigliere chiede se «da parte degli enti preposti sia stato eseguito un monitoraggio sul legittimo utilizzo del tracciato, dal quale si possa evincere a quale titolo i privati utilizzino il suolo pubblico per esercitare varie attività», anche alla luce del fatto che «da parte della Provincia si è manifestato interesse per uno studio di fattibilità, interessando la Regione, in considerazione proprio del fatto che il tracciato mette in connessione la stazione ferroviaria, l’ospedale, il centro studi, i più importanti uffici pubblici dello stato come l’Ausl, l’Inps, l’Agenzia del territorio, l’Agenzia delle entrate, i nuovi insediamenti urbani di Villaggio 1° Maggio e Gaiofana, nonché le maggiori attività commerciali e produttive della nostra città».

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