San Marino e la mancata firma con l’Italia. Il Psrs critico verso il Governo

San Marino e la mancata firma con l’Italia. Il Psrs critico verso il Governo

Dopo il Mics e Sinistra Unita, anche il Psrs di Simone Celli torna a criticare aspramente il Governo per i mancati accordi con l’Italia, dato che nei giorni scorsi erano arrivate rassicurazioni sulla data della firma.

 

E’ scaduta la data dell’ultimo annuncio sulla firma degli accordi con l’Italia e il governo
ha collezionato l’ennesima figuraccia nei confronti dell’opinione pubblica.
Nel frattempo i cittadini si sono presi una stangata pesantissima con le tasse prodotte dal
governo
che per mantenere il sistema clientelare preleva soldi a ripetizione dalle tasche della
gente. Si sono trovati addosso scandali giornalieri sconvolgenti che evidenziano l’intreccio tra
affari e politica, tra mafie e fiancheggiatori continuamente coperti, tra poteri occulti e malaffare, sostenuto e benedetto. Questa è la firma italiana del 31 gennaio 2012!.
L’appello propagandistico ai collusi per fare un passo indietro è caduto nel vuoto
perché nessuno è disposto ad ammettere di essere un colluso. Non poteva finire altrimenti. Ma è la politica che deve fare due passi avanti con scelte nette, chiare, coraggiose per attivare la magistratura sammarinese invece di aspettare l’azione delle procure italiane stando alla finestra.
Un governo che legifera sotto dettatura esterna; che assiste passivamente al profondo declino dell’economia, alla migrazione verso l’estero dei nostri lavoratori e delle nostre intelligenze, alla crescente disoccupazione, alla distruzione dell’immagine della Repubblica; che accumula debiti su debiti e impedisce la diminuzione della spesa corrente; che attua una stretta fiscale iniqua e senza precedenti anche su redditi contenuti, maturati con i contributi di una vita; che sforna comunicati di esaltazione del proprio operato e dice che tutto va bene; che dopo tre anni di promesse non è ancora riuscito a concludere gli accordi con l’Italia, non opera certamente per il bene comune e per salvare la Repubblica.
Le preoccupazioni del PSRS sono sempre più forti e motivate. Non c’è più tempo da
perdere.
Ufficio Stampa PSRS
                     [c.s.]

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