Il Messaggero: Ciancimino arrestato per evasione società di comodo anche in
Abruzzo / Attestavano falsamente di essere esportatrici abituali di acciaio in paesi
non comunitari
(…) Stavolta l’ipotesi di reato è di associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale. Il gip di Bologna Bruno Perla accusa lui e altre dodici persone di aver evaso circa 30 milioni di Iva attraverso un giro di società di comodo che operavano tutte nel settore dell’acciaio.
Le società attestavano falsamente di essere esportatrici «abituali» di acciaio in paesi non comunitari, una qualifica che le rendeva automaticamente esenti dall’Iva. In realtà, l’acciaio veniva venduto in Italia, con prezzi più bassi per gli acquirenti, che avevano diritto a detrarre l’Iva. E le società venditrici, attive tra l’Emilia-Romagna, il Veneto, la Lombardia, la Toscana, il Lazio, l’Abruzzo, la Campania e la Calabria, sparivano rapidamente a loro volta, transitando nella repubblica di San Marino o verso Panama: «Occultavano nello Stato estero della Repubblica di San Marino, presso gli uffici della Soc. Int. S.r.l. società di diritto sammarinese, i documenti di cui è obbligatoria la conservazione in modo da non consentire la ricostruzione dei redditi e del volume d’affari in ordine all’attività di commercializzazione dei materiali ferrosi e non (acciaio)», si legge nell’ordinanza (…)
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