Francesco Morganti, Partito dei Socialisti e dei Democratici (coalizione Riforme e Libertà, minoranza in Consiglio Grande e Generale ) analizza la situazione politica della Repubblica di San Marino partendo da quella interna al suo Partito dopo l’Assemblea Congressuale del 25 marzo scorso .
Non possiamo essere interessati solamente alla sfera governativa o istituzionale, specialmente se respingiamo l’idea di un partito plasmato sul modello del ‘comitato elettorale’ o peggio della ‘società per azioni’. Quando si dice di ‘fare opposizione’, nella logica della legge elettorale da noi voluta, oltre al compito difficile di proporre alternative politiche alle proposte del governo si dovrebbe mirare anche alla (ri)costruzione di un senso comune di appartenenza a un qualcosa e non solo alla ricerca della sommatoria di 31 persone. Il PSD è un partito con cultura di governo, non deve essere però un partito di potere il cui unico scopo sia quello di occupare posti e posizioni nelle istituzioni sull’esempio di altri movimenti politici ‘mandatari’ di poteri diversi. Il PSD ha le risorse umane per impostare la politica ed elaborare proposte anche dall’opposizione.