San Marino ed Unione Europea

San Marino ed Unione Europea

Integrazione con l’Europa: meglio i ragionamenti dei dogmi

Prendiamo atto delle certezze assolute di Antonio Valentini, ex-presidente di Banca Centrale dimessosi ai tempi della vicenda giudiziaria di Asset Bank, banca dei cui problemi giudiziari e rogatorie si era molto occupato Fiorenzo Stolfi chiamando a rapporto i magistrati che se ne occupavano per dispensare ‘buoni consigli’.
A quanto sembra Antonio Valentini e compagnia hanno maturato la certezza che al nostro Paese conviene assolutamente aderire all’Unione Europea, senza problemi, senza se e senza ma, senza valutare altre possibilità. La verità, insomma, si è rivelata.
Davanti a simili dogmi non è certo intenzione del Patto per San Marino interporre dogmi contrapposti, ma solo porre alcune considerazioni improntate al buon senso.
In primo luogo va ricordato che da alcuni mesi sono stati svolti approfondimenti in un gruppo di lavoro, aperto al contributo di tutti, per esaminare ed approfondire questi temi. A breve si svolgerà un dibattito in Consiglio Grande e Generale dove saranno portati al confronto gli elementi emersi da questo lavoro ed ogni altro elemento utile. Non ci sono decisioni definitive già prese.
In secondo luogo si sono acquisiti ulteriori dati, scaturiti da incontri ufficiali con esponenti dell’Unione Europea e con rappresentanti di altri piccoli paesi europei interessati ad un percorso di integrazione all’Unione Europea, come Andorra e Liechtenstein, per avere concreti riferimenti e collaborazioni preziose.
In terzo luogo non vi è nessuna volontà di nascondere alcunché, ma piuttosto la volontà di uscire dalle tante chiacchiere inutili che si sono susseguite per molti anni, di essere finalmente concreti e di affrontare in maniera pragmatica il percorso di integrazione con l’Unione Europea, lasciando da parte gli slogan inutili, parlando dei problemi che comportano una scelta piuttosto che l’altra.
I costi dell’adesione all’Unione Europea, la libertà di circolazione e di insediarsi ovunque che vige nell’UE, il diritto di svolgere ovunque la propria professione, la completa apertura della propria economia alla concorrenza senza alcun filtro, i costi delle necessarie infrastrutture burocratiche, sono elementi concreti di valutazione, fondamentali per un piccolo paese come il nostro. I tempi reali di un percorso di adesione e le attuali volontà politiche dei paesi facenti parte della Unione Europea verso i micro Stati sono altri fondamentali elementi di valutazione.
Infine, senza volere incrinare le granitiche certezze di nessuno, ci permettiamo di osservare che diversi passaggi della disamina di Antonio Valentini e compagnia ci sembrano alquanto parziali ed in alcuni casi piuttosto ingenui. Piuttosto che dispensare anatemi sull’ipotesi dell’adesione allo Spazio Economico Europeo, scelta a cui si stanno interessando altri piccoli paesi europei e che in passato hanno compiuto altri paesi come passaggio intermedio ad un’adesione piena, sarebbe meglio scendere dal pulpito e calarsi in una dimensione più aperta e costruttiva. Spetterà poi, comunque, ai cittadini sammarinesi decidere quale sarà la scelta, ma in base a ragionamenti ed a valutazioni supportate da dati precisi e non alle verità preconfezionate o peggio ancora in funzione alla polemichetta politica del momento.

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