Lucia Rughi di Corriere Romagna San Marino: I dati dell’Ufficio di programmazione economica. Un tempo si vedevano spuntare palazzine come funghi, oggi si fa fatica anche nelle ristrutturazioni / Sul Titano l’edilizia è in ginocchio / Si è passati dai 268 cantieri del 2008 ai 169 del 2010. E quest’anno il numero è fermo a 70
Flessione netta. Il settore ha subìto un calo vicino al 60 per cento nell’arco di tre anni.
La Micologica: «Ormai tutti sanno che l’eccedenza di appartamenti sul territorio è di circa 9.000 unità»
Piange il mattone sulla Rupe. Specchio di una crisi generalizzata anche San Marino deve fare i conti con l’edilizia, un settore ormai da tempo in ginocchio.
Siamo lontani dai tempi in cui si vedevano spuntare cantieri di palazzine come funghi, oggi si fa fatica anche nelle ristrutturazioni. Leggendo il rapporto dell’Upecds, l’ufficio di programmazione economica e centro di elaborazione dati statistici, aggiornato a giugno 2011, si nota una graduale diminuzione delle costruzioni.
A partire dai 268 cantieri registrati nel 2008, si è passati a 172 nel 2009, fino a 169 nel 2010. E ancora più in dettaglio, nel 2010, sono state approvate e avviate 36 nuove costruzioni di case urbane, tre di abitazioni rurali, 130 altre nuove costruzioni.
A queste vanno aggiunte 25 abitazioni urbane che sono state ricostruite. E ancora si devono aggiungere ampliamenti e sopraelevazioni: 45 nel 2010, 40 nel 2009, ben 76 nel 2008. Quest’anno dopo un leggerissimo incremento nei primi mesi si è tornati in estate a cifre poco promettenti, sia per quanto riguarda le case che per le palazzine di appartamenti che nei primi mesi del 2011 raggiungono appena la settantina di unità. Si parla di un calo vicino al 60 per cento in tre anni.