David Oddone – L’Informazione di San Marino: Investimenti e
regole certe
(…) La situazione attuale è difficile: emorragia di aziende e lavoro che non c’è più. Non ci si può dunque permettere di fare troppo gli schizzinosi. Fa altresì sorridere l’ossessione italiana. Il Titano è uno Stato sovrano, “uno Stato morale”, come lo ha recentemente definito l’ambasciatore di Israele Joseph Gershon, alla luce dell’eroico ruolo avuto dall’Antica Repubblica durante la seconda guerra mondiale, quando ha salvato la vita di numerosi Ebrei. E allora va bene la trasparenza, ma non va per nulla bene la sudditanza. Con l’Italia abbiamo già messo e metteremo ulteriori paletti, ma le decisioni su chi ha i requisiti per investire a San Marino può metterli solo il governo eletto dai cittadini sammarinesi. In una parola: non è più questo il momento per “distruggere” o per attaccare questo o quell’altro – come è stato giusto fare in passato – ma diventa indispensabile costruire. D’altra parte la ormai prossima uscita dalla black list italiana sta lì a certificare che l’Antica Repubblica ha gli anticorpi per intervenire contro le associazioni criminali. La strada verso la trasparenza è ancora lunga, non ci sono dubbi, ma non si può avere paura di ospitare nuovi investitori, solo perché si pensa di non essere all’altezza della sfida. Si farebbe un errore strategico ed un torto enorme al Paese e alla sua storia. E allora prepariamoci ad accogliere a braccia aperte i cinesi, i russi, gli americani chiunque voglia portare un po’ di benessere nel Paese, ma nello stesso tempo dotiamoci degli strumenti necessari ed idonei per non finire invischiati all’interno di indagini legate alla mafia o alla criminalità organizzata. San Marino, oggi, può farcela.
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