San Marino Oggi: “Cittadinanza attiva andrà al ballottaggio” /
SU lamenta una campagna elettorale deludente e chiede una vera “svolta” per il Paese
(…) Dire che in pochi mesi si risolve tutto – lamenta Foschi – dovrebbe far indignare tutto il Paese, perché allora non si sarebbe dovuti andare ad elezioni anticipate”.
“Tutti – ironizza Foschi – si propongono come cambiamento e in questo concordo con Ap, o si cambia o si muore, ma fa fatica a dirlo Ap. Possiamo dirlo noi che siamo all’opposizione. Cambiare infatti vuol dire che la squadra che gioca ha fallito, quindi deve andare a casa”.
Poi l’esponente di Su si cimenta in paragoni con le vicende estere e ricorda che Obama chiedeva un voto per continuare e Romney per cambiare. Quindi se Bene Comune chiede il cambiamento non andrebbero rivotati ed anzi, per Su, prima di richiedere il voto dovrebbero “chiedere scusa, l’ha fatto persino Berlusconi”. (…)
È il presidente del partito, Gastone Pasolini, a ricordare che nel programma di Cittadinanza Attiva si prevedono due anni di lavoro per “riportare il Paese in bonis”. Il candidato Angelo Della Valle, ricorda le difficoltà di chi ha perso il lavoro e fa fatica a trovarlo e lamenta la continua emorragia di imprese e posti di lavoro, ma soprattutto la mancanza di un “nuovo modello di sviluppo. (…)
il tema del lavoro viene ripreso anche da Andrea Fabbri che ricorda come sia quello “più colpito dalla crisi. I numeri sono preoccupanti e questo è indotto soprattutto dalla black list, costringendo molte aziende ad aprire sedi in Italia. E soprattutto ha colpito i più deboli come i lavoratori, i disoccupati, i precari”. Di qui la visione pessimistica sul futuro “con molti genitori che fanno anche fatica ad aiutare i figli. Gli ammortizzatori sociali – spiega – stanno finendo. Noi invece abbiamo soluzioni, che prevedono un contrasto forte al lavoro nero e con risorse per mantenere lo stato sociale”. (…)
“Le altre due coalizioni che competono per la vittoria -afferma Rossi escludendo volutamente i movimenti che secondo lui non possono gareggiare per l’obiettivo di governare- hanno legami profondi con la San Marino del passato e non saranno in grado di proporre il cambiamento necessario. Al massimo solo piccole modifiche come hanno fatto finora e non faranno i percorsi dolorosi necessari e non riusciranno ad unire il Paese. Noi siamo convinti che sia necessaria una grande riforma del Paese che riporti al centro i cittadini e ridia a loro la possibilità delle scelte che invece hanno sempre subito in questi anni dove in sostanza sono stati creati sudditi e non cittadini”. (…)
