Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Di tasca nostra … /
Elezioni, una “spesuccia”
da oltre un milione e mezzo
/ 50mila euro solo di catering / Per i certificati
all’estero si spendono
112mila euro
SAN MARINO. “Cara”
urna, quanto ci costi? A
due mesi dalle elezioni, la
segreteria di Stato alle Finanze
sfoglia il (povero)
portafogli di Stato, ma ci
trova ancora delle sorprese:
nell’era telematica, il
Titano spende oltre 100mila
euro per la stampa dei
certificati elettorali e l’invio delle cartelle ai residenti
all’estero, 50mila euro
per il servizio di catering
(o più “volgari” buoni
pasto) agli addetti, tra
scrutatori e personale di
custodia. E 45mila per lo
straordinario dei dipendenti
statali al lavoro domenica
11. In tutto, le “spesucce ” d’organizzazione
per le politiche del prossimo
11 novembre verranno
a costare oltre 330mila euro,
a cui va aggiunto il milione
e 200mila euro di finanziamento
“speciale” ai
partiti, somma che si aggiunge
al “solito” milione,
solo in caso di elezioni.
Insomma,
alla fine dei giochi,
l’intera macchina costerà
oltre un milione e
mezzo: tant’è che la cifra
(invero, 2 milioni) è stata
aggiunta alla variazione
di bilancio. Ad elencare le
“spese” d’organizzazione
è la delibera numero 7 del
21 agosto scorso: si scorgono
120mila euro per l’allestimento e lo smontaggio
dei seggi, dei tabelloni per
la propaganda elettorale,
112mila euro per la fornitura
di stampati e per le
spese di spedizione dei
certificati elettorali all’estero,
97mila euro per i
gettoni di presenza a scrutatori,
presidenti di seggio
e uffici elettorali, 64mila
per il servizio d’ordine di
gendarmeria, polizia civile,
guardia di Rocca e milizia
uniformata. Capitolo
a parte meritano i pasti: in
Italia, nessun servizio di
catering al personale addetto
alle operazioni elettorali,
ma sul Titano non
ci si fa mancar nulla e il
congresso ha previsto un
“fondo” da 50mila euro
che dovrà in caso “coprire” pranzi e cene anche
per il turno seguente nel
caso si arrivasse al ballottaggio.
Gli ultimi 45mila
euro sono infine calcolati
per i servizi di comunicazione
e trasmissione dati.
Saranno 43 i seggi allestiti
nei nove castelli: nove a
Borgo, 12 nel castello di
Serravalle. Tra questi,
quelli riservati agli elettori
esteri sono dislocati tra
Borgo, Città e Serravalle.
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