Elisa Marchioni (Camera dei deputati), parlamentare riminese per il Pd commenta la risposta del sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica: «dal Governo italiano ci aspettavamo maggior fermezza sulla tassazione “etnica” dei lavoratori frontalieri. E invece non rassicura nemmeno sulla franchigia».
Deludente e allarmante: la risposta del Governo italiano all’interrogazione dell’on. Gasparri sui temi più scottanti che riguardano i frontalieri italiani a San Marino trova solo questi due aggettivi. Il nostro ministero degli Esteri, per bocca del sottosegretario Mantica, si limita a prendere atto della tassa “etnica” introdotta da San Marino solo sugli stipendi degli italiani, ci ricorda che esiste la franchigia ma non prende impegni per gli anni a venire, e auspica l’ennesimo tavolo tecnico fra i due stati, che seguirebbe al fallimento dei vari tavoli che si sono già susseguiti.
Nulla di nuovo salvo la conferma che il governo italiano di centro destra non ha intenzione di scendere in campo al fianco dei lavoratori frontalieri, come invece avevo chiesto con forza. Poche settimane fa, con i colleghi del Pd, avevamo chiesto dal Governo maggior fermezza nel difendere i nostri concittadini, attraverso una nota di protesta o richiamando addirittura l’ambasciatore. Non c’è traccia di nulla nella risposta del Governo. Invece di affrontare i nodi continua a lasciare soli sia i lavoratori, sia il territorio riminese in questa difficile congiuntura economica. Non ci arrenderemo. I lavoratori e i sindacati hanno chiesto attenzione scrivendo al presidente della Repubblica, io continuerò a chiedere attenzione in Parlamento: presenterò una interrogazione entro la settimana per sollecitare la garanzia che la franchigia verrà prorogata ai prossimi due anni: un territorio e i suoi lavoratori all’estero hanno bisogno di risposte ora.[c. s.]
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