San Marino. Ex vertici Asset, rigettate le eccezioni. Prosegue il processo

San Marino. Ex vertici Asset, rigettate le eccezioni. Prosegue il processo

L’accusa è di amministrazione infedele e ostacolo alla funzione di vigilanza. Non accolte le istanze di nullità del capo di imputazione e prescrizione

ANTONIO FABBRI. Il processo a carico degli ex vertici di Asset Banca, ex presidente Stefano Ercolani ed ex direttore Barbara Tabarrini, prosegue. Il commissario della legge Simon Luca Morsiani ha rigettato, infatti le istanze dei difensori, Gian Nicola Berti e Alessandro Stolfi, che chiedevano la nullità del capo di imputazione e, in subordine, si associavano alle richieste del procuratore del fisco, Roberto Cesarini, che aveva rilevato, in caso di derubricazione del reato in misfatto mancato di amministrazione infedele, l’intervenuta prescrizione; quanto al secondo capo di imputazione, ostacolo alla funzione di vigilanza, aveva chiesto la sospensione ritenendo il procedimento subordinato al processo nel quale sono imputati gli ex esponenti di Banca centrale che fecero le ispezioni in Asset.

Pregiudiziale per le difesa sarebbe anche il processo che vede imputati i commissari della legge Buriani e Volpinari per questa indagine. Il Commissario della legge Simon Luca Morsiani, non ha tuttavia accolto le richieste delle parti. Da un lato, citando precisa giurisprudenza, rigettando la richiesta di nullità del capo di imputazione. Dall’altro ritenendo che per comprendere se il reato contestato sia mancato o meno, occorreranno le valutazioni che emergeranno dall’istruttoria dibattimentale. Solo all’esito della stessa si potrà quindi stabilire se sia intervenuta o meno la prescrizione. Allo stesso tempo ha anche ritenuto che i procedimenti pendenti, che sono comunque acquisiti agli atti, non siano pregiudiziali alla prosecuzione del giudizio. Ha invece dichiarato non utilizzabili alcune prove, tra cui alcune testimonianze, che potrebbero però essere rinnovate nel giudizio. Ha quindi disposto di procedere oltre chiedendo alle parti di formulare le istanze istruttorie, ovvero richieste testimoniali e acquisizioni documentali. Una decisione apparentemente inattesa quella del giudice, tanto che la difesa degli imputati ha chiesto tempo per esaminare l’articolata ordinanza e si è riservata di richiedere altre prove testimoniali oltre a quelle già avanzate ieri.

Stessa cosa per l’avvocato di parte civile, Lara Conti in rappresentanza della Banca Centrale, che si è a sua volta riservata di esaminare l’ordinanza e se del caso indicare eventuali testimoni. Il commissario Morsiani ha quindi fissato udienza per fine giugno, sia per completare le istanze istruttoria sia per iniziare a sentire i primi testimoni.

Il fatto contestato Secondo l’accusa presidente e direttore generale di Asset Banca, concessero, in danno dello stesso istituto di credito, reiterati prestiti a Germano De Biagi, senza che fossero coperti da idonee garanzie e nonostante l’incapacità del beneficiario di restituire il prestito erogato. Una operazione attuata attraverso l’erogazione di finanziamenti a un soggetto apparentemente terzo, AB Invest s.r.l. I diversi finanziamenti erano concessi da Asset ciascuno ad estinzione del precedente. Secondo la ricostruzione del capo di imputazione il primo finanziamento, sotto forma di mutuo a 15 anni con rate semestrali, era avvenuto nell’aprile 2013 per un importo di 500mila euro. Il mutuo doveva essere destinato all’acquisto di un immobile al World Trade Center dalla Capital Service di Germano De Biagi, che lo deteneva in leasing tramite Leasing Sammarinese. L’immobile tuttavia non venne acquistato da AB Invest e, anzi, venne dato in garanzia alle varie banche sammarinesi dalla Capital Service, per un accordo di ristrutturazione del debito del “Gruppo De Biagi”. Tra le banche interessate dall’accordo c’era anche Asset, che quindi era al corrente della situazione del “Gruppo De Biagi”.

La difesa ha anticipato ieri di voler chiamare a testimoniare l’ex direttore di Bcsm Mario Giannini affermando che queste operazioni rientrassero nell’attività richeista ad Asset proprio da Banca Centrale in occasione della acquisizione di Banca Commerciale e relative alle vicende di Sefi, finanziaria di De Biagi.

Prossima udienza il 26 giugno.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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