San Marino. Figli e figliastri in Commissione Esteri

San Marino. Figli e figliastri in Commissione Esteri

Figli e figliastri in Commissione Esteri

La residenza a San Marino è un permesso di permanenza stabile in territorio. Le tipologie di residenza che possono essere richieste sono le seguenti:

Residenza anagrafica: può essere richiesta per ricongiungimento familiare con cittadino sammarinese, per il cittadino straniero che intenda stabilire la propria attività di impresa a San Marino e per inquadramenti dirigenziali all’interno di Istituti e Aziende sammarinesi.

Residenza elettiva: prevista per il cittadino straniero che intenda stabilire la propria dimora a San Marino ed effettui e mantenga un investimento immobiliare o finanziario secondo i parametri fissati per legge.

Le pratiche di residenza anagrafica che passano in Commissione Esteri hanno sempre avuto particolare attenzione mediatica dagli stessi consiglieri commissari. Si perché per la legge 118/2010 all’articolo 16 disciplina con estrema chiarezza i requisiti al fine di poter concedere la residenza: garanzie occupazionali e investimenti immobiliari anche per tramite di società.

E’ davvero strano, particolare, noi riteniamo anche preoccupante che ultimamente la concessione della residenza venga rilasciata con particolare, noi (ribadiamo) riteniamo preoccupante, facilità. Se venisse infatti attribuita una residenza a padre e figlio titolari di un‘attività con nessun dipendente se non gli stessi e senza particolari impegni immobiliari ritenete, cari lettori, che ci siano le condizioni previste per legge?

Ci aspetteremmo maggiore attenzione mediatica su questi casi anche perché nè maggioranza, nè opposizione hanno segnalato o messo in evidenza questa cosa. Tra i commissari in commissione Esteri abbiamo esponenti come Matteo Zeppa che però pare abbia perso completamente la voce, cosa che non avveniva in passato, anche su questo tema visto ci risulta non sia mai intervenuto.

Per non parlare della residenza concessa all’amministratore della DMC shop che pare essere debitore seriale monofase anche per via di società precedentemente fallite o liquidate o vendute e ricomprate. Per non parlare dei consumatori inferociti per aver ricevuto prodotti diversi da quelli acquistati: decine di segnalazioni, in questi giorni, contro la società di Rovereta. Premio per tutto questo? La residenza con accesso alle prestazioni sanitarie. C’è chi può e chi no. Però questa politica di “figli” e “figliastri” non ci piace.

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy