Fisco: il segreto bancario aiuta l’evasione
Il confronto sulle proposte di modifica del sistema tributario entra nel vivo. “Siamo alla ricerca di soluzioni eque ed equilibrate”, così il segretario della CDLS, Marco Tura, dopo l’incontro di mercoledì a Palazzo Begni tra sindacati e governo.
Il segretario della Confederazione Democratica non esclude infatti “possibili convergenze” sul nuovo modello di fiscalità presentato dalla Segreteria alle Finanze, anche se non mancano “diversi punti critici”, soprattutto sul terreno della lotta all’elusione e all’evasione fiscale con l’abolizione del segreto bancario anche per i residenti.
“L’ultima versione del progetto presentato dalla Segreteria delle Finanze – afferma Marco Tura – presenta una possibile base di ragionamento in virtù di una maggiore attenzione ai figli a carico, anche se va accompagnata da alcuni aggiustamenti relativi all’indicizzazione degli scaglioni che andranno a determinare le nuove fasce di reddito e dall’introduzione di quozienti per i portatori di handicap”.
A marcare le differenze è invece l’idea della Segreteria Finanze di introdurre un sistema di tassazione identico sia per i redditi da lavoro dipendente che per i redditi da lavoro autonomo.
Su questo punto il dissenso del segretario CDLS è netto: “La natura dei due redditi è completamente differente: il reddito da lavoro dipendente è un reddito certo, calcolato al lordo di ogni detrazione; il reddito da lavoro autonomo è un reddito dichiarato e non accertato, tra l’altro calcolato al netto dei costi”. I due redditi, insomma, “non possono essere equiparati, anche perché dalla relazione del governo non appare chiaro quale sistema si intenda adottare per poterli accostare”.
L’unico elemento, insiste Tura, che possa avvicinare molto i due tipi di reddito è l’accertamento del reddito da lavoro autonomo, accompagnato da un efficace sistema sanzionatorio: “Ma perché l’accertamento sia possibile, occorre dotare l’amministrazione pubblica di precisi strumenti di controllo, quali l’accesso a informazioni mirate e l’abolizione di ogni forma di anonimato, a partire dal segreto bancario e dalle fiduciarie”.