L’Informazione di San Marino
Scoperta Frode fiscale per 3,5 milioni tra italia e titano
Colonnello Andrea Rizzo: “Determinante collaborazione con San Marino
Paradigma di come dovrebbe funzionare la collaborazione internazionale tra Stati”
Antonio Fabbri
La Compagnia della Guardia di finanza di Pesaro ha scoperto una frode fiscale per circa 3 milioni e 500 mila euro che ha portato al sequestro di numerosi immobili e conti correnti, tra cui una lussuosa villa con piscina, per un valore complessivo di circa 1 milione e 200 mila euro. L’esecuzione del provvedi- mento, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pesaro su richiesta della Procura della Repubblica, rappresenta l’atto conclusivo dell’attività investigativa con- dotta dalle Fiamme Gialle pesaresi nei confronti di un imprenditore re- sidente nella provincia, rappre- sentante legale di due società, una italiana e l’altra sammarinese, dedite al commercio di prodotti per la casa.
La società esterovestita Le indagini, originate da un’ordinaria ispezione fiscale sulla società italiana, ha progressivamente condotto alla scoperta di gravi irregolarità nella gestione dell’impresa commerciale i cui profitti venivano sistematicamente sottratti a tassazione (…) La frode è stata consumata dall’imprenditore attraverso il ricorso a una società cosiddetta
“esterovestita”, avente sede nella Repubblica di San Marino, ma di fatto gestita dall’Italia, che riusciva a commercializzare i prodotti sul mercato nazionale a prezzi vantaggiosi, sfruttando indebiti vantaggi fiscali derivanti dal transito della merce in territorio sammarinese, in danno alla concorrenza.
I finanzieri sono riusciti a ricostruire i rapporti tra la società italiana e quella del Titano anche grazie allo scambio di informazioni con la Repubblica di San Marino e al recente rafforzamento
della cooperazione amministrativa internazionale. Tra l’altro anche l’autorità sammarinese stava svolgendo delle verifiche sulla società in questione. C’è stata dunque una sorta di convergenza che ha portato ad una collaborazione positiva.
La denuncia del responsabile Le investigazioni hanno così portato alla denuncia a piede libero del responsabile per gravi reati tributari (omessa presentazione della dichiarazione fiscale, presentazione di dichiarazione
infedele e utilizzo di fatture false) commessi negli anni fra il 2010 e il 2015. E’ quindi scattato il sequestro dei beni nella disponibilità dell’imprenditore, ma rientranti nel patrimonio di una società bolognese gestita, formalmente, dai suoi figli.
La collaborazione “Tutto è nato dalla cooperazione amministrativa e dall’incrocio delle informazioni tra le due autorità, quella sammarinese e quella italiana. Collaborazione che poi ha visto in seguito anche una attività rogatoriale. Una cooperazione più che proficua -conferma il colonnello Andrea Rizzo, comandante provinciale della Gdf di Pesaro- determinante,
che anzi costituisce un paradigma positivo di come dovrebbe funzionare la collaborazione internazionale tra Stati”.
“L’operazione – concludono dalla Gdf di Pesaro – si pone in continuità con l’analoga attività svolta nello stesso mese di settembre dalla Guardia di Finanza della Provincia di Pesaro e Urbino, in prima linea nel contrasto dei fenomeni evasivi più gravi che alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e gli imprenditori onesti”.