L’informazione di San Marino: Csu sui frontalieri: “Sono 1700 i lavoratori da stabilizzare”
“E’ dalla ratifica della convenzione contro le doppie imposizioni che chiediamo all’Esecutivo di rispettare l’impegno alla riapertura della stabilizzazione contenuto negli accordi contrattuali – si legge in una nota del sindacato -. Dopo due anni di silenzi o di rimandi, bene dunque la scelta di muoversi, anche se, annunciata in questo momento, appare condizionata dalla recente risoluzione pro-stabilizzazione della Regione Emilia Romagna e non una decisione autonoma”. In ogni caso, il segretario Belluzzi si è riservato di valutare la stabilizzazione “se i numeri lo consentiranno” ed a questo proposito i segretari della Fli- Csu chiedono una svolta rapida e concreta: “Siamo pronti a sederci attorno al tavolo per riprendere concretamente, e senza altre perdite di tempo, il processo di stabilizzazione”.
“Secondo gli accordi, che fissano l’uscita dalla precarietà dei frontalieri dopo quattro anni presso la medesima impresa – sottolinea il sindacato -, la stabilizzazione oggi interesserebbe circa 1.700 lavoratori, mentre resterebbero con contratti a termine altri 1800 frontalieri”. “Invitiamo pertanto il segretario al Lavoro a dare corso senza indugio alle disponibilità annunciate”, concludono Enzo Merlini e Giorgio Felici. (…)