Questa mattina si è svolto il vertice al comune di Rimini sulla questione dei frontalieri tra il Consiglio Sindacale Interregionale, gli assessori al Lavoro del Comune Nadia Rossi, della Provincia Meris Soldati, e i Parlamentari Elisa Marchioni (Pd) e Sergio Pizzolante (Pdl).
Due i punti nevralgici al centro dell’incontro: salvataggio della franchigia in Italia e abolizione dell’articolo 56 a San Marino. Come è noto la questione franchigia italiana è attualmente ferma ad un bonus di 6.700 in vigore solo per quest’anno; mentre il superamento della tassazione sammarinese, introdotta con l’articolo 56, è legato all’approvazione della legge tributaria, il cui iter si è bloccato con la crisi di Governo.
Riassumendo gli impegni scaturiti dal vertice di Rimini, il presidente del Consiglio Sindacale Interregionale (Csir), Luca Montanari, spiega che i parlamentari locali “sono al lavoro per presentare un progetto bipartisan di legge ordinaria, per altro prevista dall’accordo tra i due Stati, che affronti la materia fiscale dei lavoratori frontalieri, in modo da introdurre in maniera stabile la franchigia sui redditi da lavoro frontaliero. Nel frattempo, l’obiettivo più ravvicinato è quello di un’azione parlamentare per confermare l’inserimento del bonus fiscale nella Finanziaria o nel Milleproroghe di fine anno”.
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