David Oddone di L’Informazione di San Marino, a proposito della tassa frontalieri, attira l’attenzione su una ‘battuta Mef’ riferita dall’avv. Luigi Mazza, capogruppo del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, coalizione Patto per San
Marino, maggioranza in
Mazza, durante la conferenza stampa per difendere la tassa razzista contro i frontalieri, ha dichiarato: “La battaglia italiana in questo momento prescinde dai seimila frontalieri e da quegli 8-9 milioni di euro in meno al fisco, numeri piccoli per l’Italia”. Mazza ha poi riportato una battuta che sarebbe stata fatta dei tecnici del Mef, in uno degli ultimi tavoli fatti per scongiurare la presenza di San Marino nella black list italiana. “Quando è stato fatto presente che nelle nostre aziende lavorano seimila italiani- ha svelato Mazza- hanno risposto ‘cosa volete che siano seimila persone, rispetto alle liste di disoccupazione che ci sono in Italia?’”. Secondo l’esponente Dc insomma, dal ministero guidato da Tremonti, durante un appuntamento ufficiale, avrebbero dichiarato che dei 6 mila frontalieri non interessa proprio nulla. Prendendo per buono quanto riportato da un membro del consiglio grande e generale sammarinese, sarebbe interessante capire esattamente chi ha proferito queste parole e soprattutto se parlava a nome del governo o del ministro alle finanze italiano. In un tale momento di crisi e alla luce dei problemi dei lavoratori, tali affermazioni appaiono sconsiderate e capaci di acuire ancor di più lo scontro sociale in atto. Forse per questo si è preferito fare passare tutto quanto in sordina, ma i lavoratori italiani sono inviperiti e trovano inaccettabile questo atteggiamento nei loro confronti.