San Marino, frontalieri. Tassa ingiusta, la provincia di Rimini

San Marino, frontalieri.  Tassa ingiusta, la provincia di Rimini

La provincia di Rimini stigmatizza nuovamente come ingiusta la tassa sui frontalieri della Repubblica di San Marino.

Ne riferisce la Cdls

 “E’ ingiusto
rivalersi sulla parte più debole del mondo del lavoro”. Anche il presidente
della Provincia di Rimini,
Stefano Vitali, chiede la sospensione della tassa ai
frontalieri. E intanto l’Anis invita le imprese associate a non applicare il
prelievo nelle paghe di gennaio.

Una delegazione dei sindacati italiani e sammarinesi, riuniti
nel Consiglio Sindacale Interregionale (CSIR), 
ha incontrato ieri, nella sede della Provincia, il presidente Vitali.
Tre i punti  al centro della discussione:
la super-tassa introdotta dalla Finanziaria di San Marino, l’estensione degli
ammortizzatori sociali ai frontalieri  in
mobilità e  la necessità di uscire dalla
paralisi diplomatica italo-sammarinese.

Punto, quest’ultimo, che per il presidente della Provincia
di Rimini rappresenta uno  snodo
cruciale. Non a caso nelle scorse settimane,  Vitali e il presidente  degli industriali riminesi, Maurizio Focchi,  si erano appellati al ministro della Finanze
Tremonti chiedendo di riattivare il dialogo di San Marino per chiudere
 gli accordi bilaterali che interessano migliaia di lavoratori frontalieri
e molte imprese riminesi.

Il  presidente della
Provincia di Rimini non esita dunque a definire “ingiusta la tassa ai
frontalieri” e chiederne la sospensione al Governo sammarinese ,
ma poi allarga il discorso ai rapporti tra i due Stati: “Dobbiamo lavorare
insieme per trovare una strategia d’uscita diplomatica tra Italia e San Marino
e risolvere  i problemi economico
finanziari tra i due Stati”.

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