Sanità: rivedere Cot, liste di attesa e favorire il rapporto medico-paziente
Interni: La Pa si sta incartando con una sovrastruttura di leggi su leggi che non fanno altro che causare caos. Serviranno semplificazione ed efficientamento”
Ieri prima conferenza stampa da membri di Stato per i neo nominati Segretari agli interni, Gian Nicola Berti e alla Sanità, Mariella Mularoni. Proprio quest’ultima esordisce elencando le direttrici di quella che sarà la sua azione, compatibilmente ai tempi che sono necessariamente brevi. Comunque, non c’è dubbio che l’elenco delle priorità della sanità fatto dal neo Segretario Mariella Mularoni, sia in controtendenza con le decisioni del predecessore che alcune strutture, come la Cot, le aveva istituite.
“Le criticità le conosciamo tutti”, afferma. Punti principali sono infatti la revisione della Cot, la Centrale operativa territoriale, e il recupero del rapporto diretto medico-paziente e infermiere- paziente per quanto riguarda la medicina di base, che è venuto meno con il “filtro” del centralino, oltre alla finalità di accorciare le liste di attesa per le visite specialistiche. “La cosa più importante secondo me – ha detto il Segretario alla Sanità – è dare dimostrazione di efficienza e offrire servizi e risposte alla cittadinanza.
La cosa principale è questa: i servizi devono funzionare. Se poi sia in controtendenza, questo lo vedremo. L’importante è che ci sia efficienza all’interno della struttura sanitaria”, ha detto il Segretario Mariella Mularoni. Se i tempi saranno sufficienti per portare a termine questi obiettivi è difficile dirlo, comunque l’intento viene esplicitato in maniera chiara, compreso quello di attenzione al contenimento della spesa e riduzione degli sprechi, cercando di utilizzare “tutte le risorse di cui disponiamo, che sono tantissime”.
L’unica eredità che il Segretario Mularoni intende raccogliere dal suo predecessore è il lavoro fatto sull’atto organizzativo dell’Iss “abbozzato dall’ex collega Ciavatta” e che va completato. Poi punta anche al potenziamento del settore oncologico. “C’è tantissima necessità. Proprio in questi giorni è entrato in servizio il nuovo primario. Cercheremo di potenziare la struttura anche con dei posti letto e lavoreremo per renderla più moderna ed efficiente”.
Chi manterrà almeno per ora la linea del predecessore, invece, è il Segretario agli interni Gian Nicola Berti, che per il momento ha deciso di mantenere, anche vista la ristrettezza dei tempi, lo stesso staff di Segreteria dell’ex Segretario Elena Tonnini.
“Abbiamo una grossa risorsa a San Marino che si chiama pubblica amministrazione – esordisce Berti – Tutti si preoccupano del costo, ma credo sia l’ultimo dei problemi. La direttrice su cui dobbiamo lavorare credo sia quella dell’efficientamento dei servizi della Pa, del porre al centro il cittadino utente e destinatario dei servizi. Tutta la Pa deve girare intorno a questo”. Le criticità che il Segretario agli Interni elenca e che “come avvocato ho colto – dice – sono difficoltà legate al caos normativo. La Pa si sta incartando con una sovrastruttura di leggi su leggi che non fanno altro che causare caos”. L’idea è quella di una sorta di nuove “leges statuae, ovvero la raccolta delle leggi sammarinesi che si vanno a integrare nel diritto comune. Potremmo in questo senso rendere nuovamente comprensibili le norme al cittadino. La prima cosa per chiedere al cittadino il rispetto delle leggi è che queste siano assolutamente chiare”. Già intavolato, poi, il rinnovo del contratto del pubblico impiego. “Mi sono confrontato con i colleghi che ci hanno già lavorato e lo porterò avanti”. Poi rapporti con le Giunte di Castello e incontri con tutti i dipartimenti, tra cui le forze di polizia che fanno capo alla segreteria Interni.
Sarà una “settimana di orientamento”, l’ha definita il Segretario.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo