San Marino. Giudici d’Appello, Rf dai Reggenti

San Marino. Giudici d’Appello, Rf dai Reggenti

Giuramento giudici d’Appello, Rf dai Reggenti

Bindi: “Siamo fiduciosi che la vicenda possa incamminarsi su una soluzione positiva”

“E’ dovere del Congresso dì Stato compiere tutti gli atti e tenere tutti i comportamenti necessari per consentire ai giudici di appello nominati di assumere tempestivamente la carica ed esercitare le loro funzioni e che è altresì dovere dei Capitani Reggenti in quanto Capi di Stato di ricevere il giuramento dei giudici di appello già nominati” attraverso il concorso che si è concluso a luglio del 2019.

Così la sentenza del Collegio Garante di costituzionalità delle norme, depositata il 14 gennaio scorso. Così ieri mattina una delegazione di Repubblica Futura – composta dal Capogruppo Nicola Renzi e dai Consiglieri Fernando Bindi, Miriam Farinelli e Sara Conti – è salita dalla Reggenza, alla quale aveva chiesto un incontro, per porre all’attenzione dei Capi di Stato la necessità di dare tempestivamente corso alla sentenza. 

Già nei giorni scorso, Rf aveva inviato ai Capi di Stato una lettera sulla questione della mancata presa d’atto che ha bloccato l’iter per il pieno insediamento dei due nuovi giudici di appello amministrativo e civile, risultati vincitori del concorso. Lo scopo quello di tutela della giustizia e di superare il “silenzio assordante” calato dopo la sentenza dei Garanti.

“Abbiamo sottoposto all’attenzione dei Capitani Reggenti il problema del giuramento dei due Giudici di Appello – spiega il consigliere di Rf Fernando Bindi alla Rtv – La Reggenza ha ascoltato con interesse e con attenzione. Noi abbiamo semplicemente chiesto informazioni e sollecitato la conclusione dell’iter nell’interesse esclusivo della giustizia”. Il consigliere di Rf si mostra quindi fiducioso che l’iter possa andare a buon fine. “Siamo fiduciosi – ha detto Fernando Bindi – che la vicenda dei due Giudici d’Appello segua l’iter previsto dalle leggi e dalla sentenza del Collegio Garante. Riteniamo quindi che il tema giustizia possa incamminarsi su una soluzione positiva e utile per il Paese”.

C’è attesa, dunque, perché il Governo dia corso agli adempimenti che possano consentire ai due Giudici di appello di entrare nel pieno delle loro funzioni, come avrebbe dovuto già avvenire da tempo, ma che ha incontrato un ostruzionismo che si è tradotto in una grave e inopportuna ingerenza della politica sul potere giudiziario.

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