Il Governo è già operativo e ieri è avvenuto il primo Congresso. Uno dei temi affrontati è il dibattitto sul referendum per l’adesione all’Unione Europea, dibattitto che vede da una parte il Psd (favorevole) e dall’altra il Pdcs (titubante):
San Marino Oggi: Governo già all’opera, ieri il primo Congresso
Il Governo è operativo da poco prima della mezzanotte di mercoledì. Ieri mattina primo Congresso in cui si è già parlato seppure brevemente di un tasto, molto caldo in campagna elettorale, e lo sarà anche nei prossimi giorni: Legge di bilancio. non ancora un discorso decisivo, quel tanto che serviva per il varo della prima riunione del nuovo esecutivo. Un Governo all’opera dopo la benedizione (mercoledì notte in consiglio) di due fra i maggiori leader di Pdcs e Psd.
Gerardo Giovagnoli, segretario Psd: “Le priorità del governo e della maggioranza devono concorrere alla normalizzazione del Paese. Ormai siamo orfani di alcuni pilastri della nostra vecchia economia che sono stati utilizzati male e che non possiamo più permetterci”. (…)
Poi un accenno seppure indiretto al referendum sull’Europa “Siamo tutti convinti della necessità di una maggiore integrazione europea. I cittadini dovranno decidere”.
Una collaborazione che in qualche caso avrà bisogno di fermezza da
parte dei membri di governo aggiunge Luigi Mazza, capogruppo consiliare Pdcs che a conclusione del suo intervento ha detto “Ai nove segretari (coinvolgendo già pure S.E. Teodoro Lonfernini al governo da aprile, ndr) chiedo il coraggio di fare scelte anche impopolari di cui questo Paese ha bisogno”. Ci sarà secondo la lettura ottimista di Luigi Mazza “Oggi c’è una maggioranza e tante opposizioni; nel 2008 c’erano due coalizioni artefici di un pericoloso muro contro muro. Oggi no, ci sono più alternative che permetteranno appunto un dialogo costruttivo”. (…)
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