Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Prima di accettare l’“offerta” del finto finanziere spiega di doversi consultare. E dice di non avere bisogno di protezione a San Marino / Guidi, il ricatto e la ricerca di un referente / Gli inquirenti non hanno identificato chi sia: nome troppo diffuso
SAN MARINO. Il problema del contante “immobile” a San Marino si fa presente proprio quando Giovannini e Purita decidono di truffare il direttore della Fincompany Marziano Guidi, “Testa grossa”, come lo chiamano loro. Guidi, prima di accettare il ricatto del finto finanziere Purita (che in un centro commerciale di Milano viene presentato al direttore di Fincompany come il capitano Silvio Morabito in grado di fermare, a pagamento, qualsiasi controllo della Finanza), dice di «doverne parlare con Gatti», come riporta lo stesso Giovannini.
Chi sia «’sto Gatti», non si sa: dagli inquirenti non è stato identificato.
Di certo, c’è confusione sul suo nome: «Ce ne sono un sacco a San Marino, si chiamano tutti Gatti, maledetti», esclama Purita al socio.
Ma Giovannini, una volta fatto l’accordo con Guidi e Lolli per garantire loro la finta protezione della Finanza, una soluzione per avere il contante, ce l’ha: «Guidi lavora con l’Eurocommerciale, se vogliono 100mila euro, li fanno venir fuori da sottobanco» (si legge nell’interpellanza del gip Luigi Varanelli) e consiglia ai due truffati Lolli e Guidi di andarli a prendere in una cassetta di sicurezza. In realtà, quei 100mila euro chiesti a Guidi per assicurarsi la protezione (finta) della Finanza in Italia, non li metterà mai fuori il direttore della Fincompany; per lui pagherà l’amico Giulio
Lolli: «Marziano non ne ha uno (di soldi), ma sai mi favorisce nelle pratiche », riporta Giovannini, citando Lolli. (…)
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