I movimenti sono la vera politica, non l’antipoliticaTalvolta, nella foga della campagna elettorale, è avvenuto che movimenti come Civico10 e Rete siano stati etichettati come ‘antipolitica’. E paragonati, a Grillo.
Gli 8 consiglieri dei due suddetti movimenti invece, fin da queste prime loro giornate in Consiglio Grande e Generale, hanno dimostrato una volontà di partecipazione alla soluzione dei problemi attuali del Paese che, a molti, è risultata sorprendente.
Per Rete ad esempio va messa in evidenza la chiara presa di posizione assunta nei confronti dei rappresentanti dell’Ue venuti a verificare la realizzabilità del percorso di inserimento di San Marino nello Spazio Economico Europeo (See). Dal loro documento emerge il disastro in politica estera combinato dal Segretario di Stato agli Esteri Fiorenzo Stolfi e dai funzionari agli Esteri che hanno perso l’occasione del tavolo del confronto diretto San Marino – Ue previsto dall’accordo stipulato negli anni Novanta.
A Civico10 va riconosciuto l’onore delle armi per la battaglia sostenuta perché accanto alla decisione di operare tagli nella gestione dello Stato si affiancasse quella di recuperare i crediti che lo Stato vanta verso persone fisiche e giuridiche. Invece, nel segreto dell’urna, ancora una volta l’hanno avuta di vinta (con 31 consiglieri) i poteri forti, quelli che non vogliono che si vada a indagare sui mancati versamenti della monofase (170 milioni circa), sulla mancata restituzione dei fondi statali versati per coprire i buchi nelle banche (100-150 milioni?), eccetera.
A Civico10 e a Sinistra Unita (Cittadinanza Attiva) va riconosciuto il merito di aver portato allo scoperto la trasparenza totale nel sistema finanziario con l’apporto, dichiarato, non solo dei partiti di opposizione, ma anche di Noi Sammarinesi, un altro movimento, ma questo facente parte della maggioranza.