Luigi Lonfernini su La Tribuna Sammarinese.
(…) Dov’erano gli Amministratori pubblici o privati quando si concedevano licenze
ad operare ad Istituti Bancari e finanziari dei quali non si conosceva
nemmeno il carattere imprenditoriale dei soci e poi dov’erano quando
nominavano i controllori ed il tipo di controlli che venivano effettuati?
Quali cointeressenze esistevano tra politici ed affari che si innescavano in
certe imprese? Se io c’ero o dormivo o mi faceva comodo assistere ad uno
sviluppo del Paese in maniera non solo impressionante ma fuori da ogni
regola. La qualità della vita: erano i predicatori che ad ogni piè sospinto
imbonivano la gente mantenendola in uno stato di assuefazione esasperando il
motto “panem et circensem”. Qualcuno si chiede: era possibile sviluppare
l’economia del Paese senza trascinarlo nella “M….” in cui si è trovato?
Certo che era possibile ma ad una condizione: che coloro che direttamente
hanno avuto le responsabilità di guidare politicamente la vita economica e
sociale del Paese avessero assunto quale metro di comportamento il buon senso
e non si fossero lasciati trascinare in una commistione di affari e politica. (…)
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