Siamo un gruppo di ristoratori, iscritti e non alle associazioni di categoria e con questa lettera aperta vogliamo lanciare un grido di allarme per i disagi psicologici e soprattutto economici in cui versiamo a causa della pandemia.
Ci teniamo a precisare che questa manifestazione di dissenso nei confronti delle scelte adottate dal governo, non si distacca assolutamente dalla nostra associazione più importante ovvero USOT, anzi è doveroso sottolineare che questa nostra missiva, non deve essere un pretesto per strumentalizzare o penalizzare alcuna associazione. USOT soprattutto si è prodigata nel manifestarvi puntualmente la nostra difficile situazione insieme a quella di tante altre categorie che rappresenta ma in questo momento ci sentiamo assolutamente in dovere di far sentire la nostra voce, anche quella di coloro che non sono iscritti. (…)
Vedere morire in maniera così nefasta le nostre attività le quali perdono costantemente valore giorno dopo giorno ci umilia profondamente.
Per noi non tutto è perduto ma serve un radicale cambio di rotta, serve un azione immediata, fare riaprire al più presto alla sera i nostri locali!.
In caso contrario saremo pronti a manifestare proprio lassù, dove prendete le vostre decisioni e verremo in tanti, con i nostri dipendenti, con le nostre famiglie, con gli amici e con coloro che vorranno appoggiarci.
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