Il Decreto Delegato 10/05/2011 n.76 Disposizioni per
il finanziamento delle opere ed infrastrutture pubbliche, che prevede l’alienazione dei cosiddetti ‘frustoli‘ (appezzamenti di proprietà dello Stato di San Marino), è stato invano sottoposto l’altra notte alla ratifica del Consiglio Grande e Generale, da parte del Governo.
Si è scatenata la bagarre quando dalle file dell’opposizione si è avuta la sensazione che con detto decreto si intendesse cassare il risultato del recente referendum che impone che ogni cessione di beni immobili dello Stato sia presa con maggioranza qualificata.
Si legge su La Tribuna Sammarinese: Il dibattito si è acceso assumendo i toni dello scontro, tanto che i consiglieri
di minoranza (Pedini, Rossi, Lonfernini, Belluzzi, Foschi, Morganti) hanno
inscenato una lunga discussione ritenendosi pronti a bloccare per tutta la notte
l’approvazione di un decreto che risultava essere in contrapposizione alla
volontà popolare. Ad un certo punto però la situazione si è sbloccata perchè
anche dall’interno della maggioranza qualche consigliere si è reso conto a cosa
si sarebbe andati incontro approvando il decreto. Così si è giunti alla laconica
dichiarazione del Segretario Venturini che ha dovuto ritirare l’approvazione del
decreto rimandandola a tempi migliori, anche se la Reggenza ha dato indicazione
di modificarlo nella direzione del referendum.