“Il Consiglio Grande e Generale, a maggioranza, ha scelto di proseguire sulla strada tracciata dal segretario per la Pubblica Istruzione, Andrea Belluzzi, sulla chiusura della classe prima nella scuola di Città ‘La Sorgente’. Sempre a maggioranza a nostro avviso, purtroppo, si è scelto di evitare ogni tipo di approfondimento sul tema”.
Lo dicono i promotori della raccolta firme per la Scuola Elementare “La Sorgente” di Città, spiegando in una nota che “l’Aula consiliare avrebbe potuto, infatti, concentrarsi, non solo sull’andamento demografico o come si è sentito citare più volte Ccalo demografico, che oltretutto per i prossimi 34 anni risulta esiguo”.
“Stando ai dati delle iscrizioni per l’anno scolastico 2021-2022 risultano, nel Castello di CittàMurata, 28 totali. Sarebbe stato opportuno esaminare anche i riflessi che questa scelta ha, da un punto di vista storico, sociale e culturale, per il Castello di San Marino Città. Con amarezza, pertanto, non possiamo che prendere atto di questo comportamento nonostante l’atteggiamento costruttivo, responsabile e dialogante messo in campo a vario titolo da tutti i cittadini intervenuti nel dibattito o solidali con questa tematica”, affermano i promotori della raccolta firme per evitare la chiusura della scuola elementare di Città.
“Non ci interessa la polemica ma, consentiteci di esprimere alcune nostre riflessioni. È piuttosto legittimo e comprensibile sentirsi delusi e distanti da questo modo di affrontare il dibattito pubblico se la dialettica politica sulla Scuola di Città dovesse rimanere subordinata alla querelle: ‘le distanze sono irrisorie’, ‘questa situazione è diversa dall’altra’, ‘non togliamo nulla ma anzi…’ oppure su ‘chi ci sia ora, cosa diceva l’uno o cosa risponda adesso l’altro’ e sul ‘ abbia cambiato idea o quando’. Noi riteniamo, invece, che le nostre ragioni, sostenute da tantissimi cittadini, molte delle quali neppure sfiorate, o peggio, considerate superficialmente durante il dibattuto consiliare, siano ancora valide. Per questi motivi dalle prossime settimane, nonostante le scelte intraprese dal Consiglio Grande e Generale, ci attiveremo per ampliare la nostra attività, al fine di riaprire un dibattito che arbitrariamente solo la politica ha ritenuto e ritiene chiuso“, dicono infine nelle ultime righe del comunicato.
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