San Marino. Illuminazione votiva nei cimiteri, le Assoconsumatori: “Si diano risposte celeri a chi segnala problemi”

San Marino. Illuminazione votiva nei cimiteri, le Assoconsumatori: “Si diano risposte celeri a chi segnala problemi”

Ieri le tre Assoconsumatori – UCS, Asdico, Sportello Consumatori – hanno incontrato il Segretario agli Interni Elena Tonnini alla quale era stato chiesto un incontro per avere notizie e confrontarsi sulla situazione attuale dei cimiteri, in particolar modo sull’illuminazione votiva.

Ne danno notizia, in comunicato congiunto, UCS, ASDICO e Associazione Sportello Consumatori, che aggiundono: “Il Segretario Tonnini ha illustrato la problematica decennale legata alle concessioni del servizio a soggetti privati che lo hanno gestito per 50 anni; l’ultima concessione di durata ventennale risale al 2001. Di qui la decisione politica di farla cessare lo scorso 31 dicembre. Da mesi, dunque, gli utenti vivono una situazione ‘transitoria’ che dovrebbe essere definita a breve – si parla di giugno – con un decreto delegato.
In passato e fino allo scorso dicembre chi desiderava per il proprio caro defunto l’illuminazione votiva faceva riferimento a soggetti privati che a novembre, direttamente al cimitero, raccoglievano 16 euro di contributo per i consumi, e nel caso di nuovi allacci, ulteriori 16 euro. Sembra inoltre che qualcuno abbia richiesto tali cifre anche per il 2023 pur non avendone titolo, perché la concessione non esiste più e perché per l’anno in corso lo Stato si farà carico di tutte le spese, anche quelle per nuovi allacciamenti (illuminazione.votiva@pa.sm, numero di telefono 0549/883089).
Le Associazioni dei Consumatori invitano gli utenti a diffidare di coloro che chiedono contributi ai cimiteri perché nulla è dovuto per l’anno 2023 e i referenti non son più quelli degli anni passati. Chi avesse pagato ha diritto a richiedere il rimborso. La situazione transitoria ha generato più di qualche problematica legata alle rotture degli impianti e alle successive riparazioni che hanno comportato dei ritardi. Le persone si sono così sentite discriminate e lasciate indietro, perché se l’accudire la memoria di chi non c’è più spesso rappresenta una consolazione, assistere impotenti al degrado delle tombe acuisce il dolore della perdita.
Il Segretario ha infine sottolineato la carenza di spazio nei cimiteri, con la conseguente decisione di stabilire delle scadenze alle concessioni, e la volontà di incentivare le cremazioni, per le quali è previsto un contributo economico dello Stato di 500 euro. Al contempo va evidenziato che sul piano generale sono aumentati i costi per le sepolture, che si aggirano sui 3.000 euro per un loculo e 700 euro per l’ossario.
Lo stesso Segretario agli Interni – concludono – nei mesi a seguire è impegnato ad informare le Associazioni dei Consumatori in merito alla nuova gestione e programmazione dei cimiteri, tema questo molto sensibile e sentito dai cittadini. Le Assoconsumatori sono a disposizione e al fianco dei cittadini affinché non siano soli ad affrontare problemi particolarmente delicati come quelli legati alla scomparsa dei loro cari”.

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