Il governo della Repubblica di San Marino sosterrà nella prossima, settimanale, conferenza stampa che solo una malevola lettura dei rapporti sulla economia, come ad esempio quello del Fondo Monetario Internazionale, induce al pessimismo?
Secondo Smtv San Marino per stabilire la verità dei fatti basta riportare i dati dell’Ufficio di Statistica.
Gennaio dà la cifra della crisi. Sono 76 le aziende che hanno chiuso i battenti
con un ritmo di 3 al giorno, se si considerano le giornate lavorative. Una lenta
distruzione del tessuto produttivo che coinvolge anche la forza lavoro. Sono 228
i dipendenti in meno rispetto a dicembre 2011. Si arriva a 500 persone se si
corre indietro di un anno sul calendario. Cresce il tasso di disoccupazione al
6,61%: ci sono troppi lavoratori mentre la domanda è scarsa. Anche la
disoccupazione in senso stretto è lievitata al 5%. Degli 812 disoccupati 143
sono laureati e 300 hanno il diploma di maturità.
L’economia reale affonda, trascinata giù da un sistema finanziario in picchiata. Eppure la preoccupazione principale negli ambienti che contano pare essere quella di assicurare protezione giudiziaria ai responsabili del disastro, difendere gli indifendibili dalle indagini esterne, bloccare i propositi di qualsiasi riforma fiscale, prefigurare nuovi scenari politici perché ai vertici del potere nulla cambi.