San Marino Oggi: “In stato confusionale si
trova Ap” / Gian Marco Marcucci e Pier Marino Menicucci
replicano alla risposta di Ap “Mai cercato di fermare l’operato di Bcsm
semmai di salvaguardare l’autonomia della magistratura. Le loro ultime
dichiarazioni sono un’ingerenza”
È pacata nei toni, ma decisa nei contenuti, la replica che sia l’ex segretario
Gian Marco Marcucci, sia il consigliere Pier Marino Menicucci
rivolgono ad Alleanza popolare dopo che ieri il partito coordinato da Stefano
Palmieri aveva risposto con forza all’intervista a Marcucci ospitata da San Marino
OGGI. Entrambi i consiglieri dell’Unione per la Repubblica rimandano al mittente
l’accusa di essere in Stato confusionale: “Non mi ci sento affatto – taglia
corto Marcucci – altrimenti non sarei uscito dal governo per andare all’opposizione.
Forse – e parte la prima stilettata – anche qualcun altro dovrebbe dimettersi,
dato che sta dimostrando di non essere in grado di fare le cose”. Il riferimento
dell’ex segretario al Lavoro è al segretario di Stato agli Esteri Antonella Mularoni “rea”
di “dare la colpa a Tremonti della crisi attuale, ma il ministro italiano dell’economia
è un interlocutore – dichiara Marcucci – che va rispettato. Salvaguarda gli
interessi del suo Paese e noi dobbiamo ragionare con lui e con il governo italiano per la
rinascita dei rapporti tra i nostri due Paesi. Invece – chiosa – ogni giorno questi
rapporti si affossano sempre di più e non certo per colpa dell’Upr”. Dello
stesso avviso anche Menicucci, che ricorda come assieme a Marcucci abbia favorito
più di un incontro “tra il segretario Mularoni e il ministro Tremonti, e se ora
Tremonti non vuole più incontrare il governo sammarinese
un motivo ci sarà”. Contestata da Menicucci anche la ricostruzione di Ap alle
cause della crisi dei rapporti. “Quando nel 2006 ci opponemmo all’accordo –
racconta – tranne il Psd
tutti erano contrari alla firma, non solo i partiti, compresa Ap, ma anche il
mondo delle banche e dell’imprenditoria. E francamente – aggiunge – dubito che
con quell’accordo oggi sarebbe tutto a posto”.