San Marino. In tribunale in Italia ex vertici di HelvetiaCom, traffico telefonico

San Marino. In tribunale in Italia  ex vertici di HelvetiaCom, traffico telefonico

Segue aggiornamento

San Marino. Ex vertici  della HelvetiaCom in tribunale in Italia per una questione di traffico telefonico.  Si tratta di una società sammarinese a lungo all’attenzione dei media anche di San Marino proprio per dette ragioni. Si parla di una evasione Iva per due milioni di euro.

Gabriele Piccardo di imperiapost.it (di ieri): Imperia. Frode fiscale. Manca il Pubblico Ministero, rinviato il processo al sindaco Carlo Capacci. Presentata la lista dei testimoni. Ecco chi sono / Nel frattempo gli avvocati di Capacci, Giordano e Lonati, hanno presentato la lista dei testimoni che saranno ascoltati nei prossimi mesi.

Imperia – Inizia con un rinvio il processo per frode fiscale che vede imputati il sindaco Carlo Capacci e il General Manager della Helvetia Com (società con sede in San Marino a cui la Uno Communications vendeva il traffico) Marco Cornia, accusato in concorso dello stesso reato. Il Pubblico Ministero Antonella Politi, infatti, è assente per motivi di salute e così il procedimento è stato rinviato a quest’estate. Nel frattempo gli avvocati di Capacci, Giordano e Lonati, hanno presentato la lista dei testimoni che saranno ascoltati nei prossimi mesi. A deporre in favore del primo cittadino imperiese sono stati citati: il dott. Paolo Ludovici, l’avv. Pietro Piccone Ferrarotti, il prof. Alessandro Frova, l’ing. Marco Palmerini e Nevzad Kajevic.
Marco Corvia, difeso dall’avvocato Bianchini, ha citato in sua difesa: Roberto Gabellini, Mirko Muccioli, Beatrice Frascogna e Claudio Ricci.
La pubblica accusa, infine, chiamerà a deporre: il Luogotenente Giovanni Insana, il Maresciallo Claudio Miloro, la dott.ssa Monica De Tomi, Veronica Frascarelli, Roberto Gabellini, il dott. Giacomo Vivoli Alla Giorgieva e la dott.ssa Fabrizia Passera.
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Da ilsecoloxix.it (del 12 dicembre 2015): (…) Secondo l’accusa, Capacci avrebbe agevolato l’omesso versamento dell’Iva, per un importo complessivo di circa 2 milioni di euro, da parte di due aziende fornitrici della stessa “Uno Communication”. In particolare, il reato sarebbe stato commesso attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza, risale al 2013. Tutto era partito da un controllo incrociato nei confronti di una delle due società fornitrici dell’azienda di Capacci da parte dell’Agenzia delle Entrate, relativa all’anno fiscale 2008.
L’accertamento aveva portato alla luce il presunto mancato versamento dell’Iva, sia da parte dell’azienda oggetto della verifica, sia di una seconda. E in quella circostanza era emerso anche il presunto coinvolgimento della “Uno Communications”: l’ipotesi è che avesse appunto “aiutato” una delle due società, la “Helvetia Com”, nel commettere la frode . A metà gennaio di quest’anno, il sindaco di Imperia era stato raggiunto da un avviso di garanzia
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 Aggiornamento. In data 12 agosto 2019 l’ing. Carlo Capacci, che ringraziamo per la collaborazione,  ci ha inviato quanto segue: “In data 23 Maggio 2018 il Tribunale di Imperia ha emesso sentenza di non luogo a procedere nei confronti dell’ Ing. Carlo Capacci, già Sindaco di Imperia, per il reato di frode fiscale che la Guardia di Fi­nanza gli aveva contestato per fatti avvenuti nel bien­nio 2008/09 relativi alle at­tività della UNO Communications SpA della quale è Amministratore Delegato. L’ accertamento aveva ipotizzato il mancato pagamento dell’ imposta sul valore aggiunto da parte di due società fornitrici della UNO, società che erano state sempre pagate mediante bonifico bancario per le loro forniture“.

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