Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Operazione Ghost Supplies /Aperte le cassette di sicurezza, l’indagine prosegue / Il sospetto era che potessero esserci documenti utili o denaro invece sono state trovate vuote per gli investigatori servivano come “bancomat” di appoggio per il contante
Indagine Ghost supplies della guardia di Finanza di Pesaro, aperte le cassette di sicurezza che, però, sono state trovate vuote. L’indagine che lo scorso 21 marzo ha portato al sequestro preventivo di beni e denaro per un totale di 20 milioni di euro in tutta Italia e a San Marino, sta dunque proseguendo. Nei giorni scorsi sono state aperte le cassette di sicurezza che erano state poste sotto sequestro. Gli inquirenti sospettavano che all’interno vi potessero esser interessanti documenti utili
alle indagini ed eventualmente denaro contante. Invece nulla di tutto questo. Le due casette individuate in banche del Titano sono risultate vuote.
Come accade in diversi casi i sospetti delle fiamme gialle sono che queste venissero utilizzate come appoggi per il denaro che poi, una volta prelevato e lì custodito, poteva essere preso all’abbisogna e rientrare senza problemi in contanti nelle tasche di chi ce lo aveva depositato senza lasciare traccia. L’indagine comunque non
si ferma ed è, d’altra parte, vastissima e di estensione internazionale se si considera che riguarda centro Italia, sud Italia, Tunisia e San Marino. Tra i principali indagati assieme ad altre 7 persone, l’avvocato Andrea Iorio, ex Consigliere comunale di Forza Italia a Salerno, con studio anche a Monza; Marco Berti, commercialista pesarese. I due, secondo l’accusa, sarebbero stati i complici di Domenico Londei, noto imprenditore di Pesaro, uno dei maggiori fornitori di profilati per la realizzazione di mobili, ritenuto l’ideatore del sistema. (…)
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