“Sconcerto e preoccupazione per l’escalation di fatti e prese di posizione che sempre più frequentemente riguardano e colpiscono giornalisti e testate”.
È quanto esprime in un comunicato il consiglio direttivo della Consulta per l’Informazione della Repubblica di San Marino.
“Il clima da caccia alle streghe che si sta consolidando rende complicato, quando non pericoloso, svolgere correttamente la professione in Repubblica”, manda a dire il direttivo della Consulta per l’Informazione, la quale dichiara di trovarsi “costretto ancora una volta a denunciare pressioni, registrare atteggiamenti vagamente intimidatori e consigli diffusi agli operatori dell’informazione, specie da chi non ha titolo per elargirli”. Casi specifici “sono stati segnalati ai commissari europei di competenza”.
Vengono considerate dal consiglio direttivo della Consulta per l’Informazione come un “faro nella nebbia” le parole pronunciate dalla Reggenza in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa: “…solidarietà a coloro che subiscono intimidazioni e minacce… e sostegno della libertà di stampa quale valore essenziale alla costruzione di una società democratica”.
L’auspicio, “diventato urgenza”, è che “l’avvio del tavolo di lavoro con la segreteria all’Informazione possa quanto prima rivedere o riformulare una normativa che sappia essere di garanzia per tutti, così da fermare queste pericolose derive”.
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