Si è letto ieri su Il Fatto Quotidiano: I legali del deputato di Forza Italia Giancarlo Galan hanno chiesto il patteggiamento a due anni e 10 mesi di reclusione e una confisca per 2,6 milioni di euro, nell’ambito dell’inchiesta sul Mose. L’istanza è stata presentata alla procura di Venezia, che l’ha accolta e inviata al Gip per la decisione. I difensori dell’ex governatore del Veneto, ancora oggi presidente della commissione Cultura della Camera, hanno inoltre chiesto gli arresti domiciliari per il loro assistito. Anche in questo caso i pm si sono detti favorevoli.
La Repubblica di San Marino è certamente interessata (se non altro per chi si è arricchito) al patteggiamento di Giancarlo Galan per i legami con William
Colombelli e Claudia
Minutillo che qui erano di casa.
Basta ricordare il ‘famoso bonifico‘ di Banca Commerciale Sammarinese emesso con l’autorizzazione di Antonio Gumina, responsabile di Banca Centrale della Repubblica di San Marino.
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