San Marino. Interpellanza su Segretario Giustizia. Antonio Fabbri

San Marino. Interpellanza su Segretario Giustizia. Antonio Fabbri

Interpellanza fa tremare la Segreteria alla Giustizia

Richiesta di chiarimenti di sette consiglieri di Libera su un incontro che il Segretario Massimo Andrea Ugolini avrebbe avuto lo scorso 3 giugno, recandosi in Italia, nello studio di un Giudice superiore

Antonio Fabbri

Il dubbio è pesante. Nella scorsa legislatura per molto meno e, soprattutto, per attività legittime, si è scatenato un putiferio, mentre qualche legislatura fa, per situazioni analoghe – tre magistrati convocati da un Segretario di Stato che pretendeva di dire loro che cosa dovessero fare – si sollevò una questione di violazione della separazione dei poteri e, poco dopo, si aprì la crisi di governo.

A vedere l’interpellanza di sette consiglieri di Libera, pare che si tratti di un vizio che, per qualche forza politica, non ha ancora visto il tramonto.

Se quello che chiede l’interpellanza dovesse trovare riscontro sarebbe come minimo un comportamento irrituale da parte del Segretario alla Giustizia, e se i contenuti che dovessero emergere risultassero compromettenti, l’iniziativa assumerebbe dei contorni di gravità da valutare con attenzione.

Che cosa chiede l’istanza firmata da sette consiglieri di libera? Innanzitutto parte dal principio di separazione dei poteri ed evidenzia il rispetto dei ruoli ricoperti. Di qui le domande dell’interpellanza che si traducono in un dubbio capace di pesare parecchio sull’operato del Segretario alla Giustizia Massimo Andrea Ugolini.

“In considerazione del principio di separazione dei poteri e del doveroso rispetto dei diversi ruoli ricoperti e degli ambiti istituzionali di appartenenza – si legge nella richiesta di chiarimenti dei consiglieri di opposizione – si interpella il Governo per conoscere:

– se corrisponda al vero che il Segretario di Stato per la Giustizia Massimo Andrea Ugolini nella giornata del 3 giugno 2020 si sia recato fuori territorio per incontrare, presso il suo studio, un Giudice Superiore del Tribunale della Repubblica di San Marino;

– nel caso tale incontro si sia realizzato, si chiede di riferire di quale Giudice si tratti e quali siano state le motivazioni che hanno indotto il Segretario di Stato alla trasferta;

– nel caso tale incontro ci sia stato, si chiede di riferire le tematiche trattate;

– si chiede infine, ove il colloquio sia avvenuto, che la risposta a questa interpellanza contenga anche, quale allegato, una dichiarazione del Giudice coinvolto nel colloquio il quale ne riferisca i contenuti”.

Le richieste di chiarimento sono molto pesanti e il fatto che venga indicato il giorno preciso dell’incontro di cui si chiede conto, potrebbe lasciare intendere che quello degli interpellanti sia qualcosa di più di un mero dubbio. Si vedrà cosa risponderà il Segretario di Stato all’interpellanza che è stata depositata ieri.

C’è poi un dato politico evidente. L’interpellanza è stata firmata da sette consiglieri di Libera: Eva Guidi, Matteo Ciacci, Maria Montemaggi, Guerrino Zanotti, Luca Boschi, Giuseppe Maria Morganti e Vladimiro Selva. Inevitabile notare, dunque, come manchino le sottoscrizioni dei consiglieri iAlessandro Bevitotori, Michele Muratori e Rossano Fabbri. Circostanza che in sé potrebbe non essere rilevante, senonché anche l’intepellanza, sempre in tema di giustizia e relativa al Dirigente del tribunale, è stata presentata nei giorni scorsi con la sola firma del consigliere di Libera Rossano Fabbri. Se è vero che richieste di chiarimenti al Governo possono essere presentate anche da un singolo Consigliere a prescindere dal gruppo di appartenenza, appare altrettanto pertinente osservare che probabilmente all’interno di Libera la questione giustizia – che non è per nulla irrilevante a vedere l’impegno che ci mette la maggioranza sul tema – vede posizioni non proprio univoche e concordi.

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