San Marino. Intervista a Lonfernini (Upr): ‘non ci riteniamo secondi a nessuno’. L’Informazione di San Marino

San Marino. Intervista a Lonfernini (Upr): ‘non ci riteniamo secondi a nessuno’. L’Informazione di San Marino

David Oddone – L’Informazione di San Marino: Lonfernini (Upr): “non siamo la ruota di Scorta di nessuno ma senza confusione di ruoli pronti a offrire contributo” / “Qualsiasi maggioranza fosse uscita dalle elezioni avrebbe trovato difficoltà per questo chiedevamo un governo di emergenza”

(…) Consigliere, com’è la situazione in consiglio? L’impressione è quella di una minoranza spaccata… “L’opposizione si è presentata in maniera differenziata alle scorse elezioni e le forze oggi di opposizione nascono da tre distinte coalizioni. Sulla nomina della spending review non c’è stata condivisione totale, ma al tempo stesso in un momento importante come l’approvazione della legge di bilancio, pur nelle differenze, l’opposizione ha presentato una ventina di emendamenti caratterizzati da spirito unitario. Ritengo che al di là di una sintesi non unitaria sulla spending review sia oggi necessario superare le polemiche e trasformare la nomina tecnica in un passaggio positivo perché non sia un’occasione persa. A noi come Upr interessava dare contributo in questo senso. (…) 

Come si può contenere la spesa? Basterebbero tagli nella Pubblica amministrazione? “Il tema della revisione della spesa corrente è fondamentale. Il nostro gruppo ha fatto delle proposte per dare dei segnali comprensibili all’opinione pubblica. E’ necessario concentrasi sulle convenzioni e consulenze e si deve avere la capacità di intervenire in maniera coraggiosa sulla limatura di stipendi generosi per alcune funzioni apicali degli organismi istituzionali. Si tratterebbe di un primo segnale per favorire ulteriori interventi di dimagrimento. (…)

 Ma questo Governo possiede secondo lei i numeri per fare le riforme che il Paese necessita? “Ritengo che le elezioni politiche hanno consegnato una vittoria risicata per San Marino Bene Comune. Non voglio dicendo questo delegittimare il governo, che mai come oggi ha necessità di stabilità. In campagna elettorale tuttavia ci hanno detto che tutto sarebbe filato liscio. Non è così visto che c’è stata una trattativa estenuante sulle deleghe, con quella al turismo congelata in un momento difficile per questo comparto. (…)

A proposito di Ap, qual è la sua lettura delle scaramucce di questi giorni? “La posizione di Ap ha fondamento rispetto alle questioni che sono state poste perché al di là di una situazione di difficoltà per i cittadini e le imprese, non si capisce come il governo abbia applicato questo premio per alcuni dirigente quando non si conoscono nemmeno quali sono i risultati ottenuti, che la stessa riforma della Pa aveva fissato per gli uffici. (…)

Quali sono le priorità nella vostra agenda? “I problemi oggi partono e hanno origine dal rapporto italo-sammarinese. La mancata ratifica sulle doppie imposizioni e la black list sono una spada di damocle sul nostro sistema economico. Servono nuove imprese per sostituire l’emorragia che c’è stata fino ad oggi. Nel tavolo dello sviluppo che speriamo venga convocato a breve, porremo proprio il problema della competitività. Come San Marino può attirare nuovi soggetti economici? Noi abbiamo proposto un marketing territoriale per promuovere il nostro sistema economico, legato ad esempio allo snellimento per l’avvio di nuove imprese, con meccanismi rigidi per la concessione di residenze collegate a rigorosi business plan. (…)

C’è chi pensa che a causa dell’instabilità politica sammarinese e di un possibile pareggio al senato in italia si possa tornare a votare tutti quanti insieme nel giro di un paio d’anni. Crede possa essere uno scenario verosimile? “Non posseggo la sfera di cristallo ma la domanda è stimolante perché mi dà la possibilità di ritornare su un argomento che Upr ha sollecitato nell’ultimo anno e mezzo, ovvero il governo di emergenza. Noi sapevamo che a causa della legge elettorale e con le dinamiche dei partiti presenti, qualsiasi maggioranza fosse uscita dalle elezioni avrebbe trovato difficoltà. (…)

Siamo alle porte di un referendum storico per San Marino, quello sulla possibile adesione all’unione europea. come si pone in questo contesta l’Upr? “L’appuntamento referendario non è un momento accessorio per il nostro Stato. Si tratta della principale forma di democrazia diretta. San Marino deve arrivare a questo appuntamento nel miglior modo possibile. In Consiglio c’è chi è a favore dell’adesione, chi meno e chi pone riserve. La nostra forza politica ha sempre privilegiato un rapporto diretto con l’Ue, ovviamente tenendo conto dell’esito del referendum. (…)

 

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