Indipendenza sammarinese ironizza, ma non troppo, sulla nuova composizione del Consiglio giudiziario plenario della Repubblica di San Marino.
“Il Consiglio giudiziario plenario è composto da 22 membri, 11 membri non togati (=politici) e 11 membri togati (=10 magistrati + il dirigente) – dichiara Indipendenza sammarinese in un comunicato -. La legge (art. 7 legge qualificata 30 ottobre 2003 n. 145) impone che ‘il numero dei magistrati deve comunque essere sempre pari al numero degli altri componenti‘. Con la famosa leggina retroattiva n. 1/2020 si è provveduto a specificare che il numero dei magistrati ‘con diritto di voto’ deve comunque essere sempre pari a quello degli altri componenti aventi diritto di voto“.
Nell’ultimo Consiglio giudiziario plenario, fa notare il movimento politico, “erano presenti 8 membri politici e solo 5 magistrati“.
Secondo l’aritmetica, “8 > 5; dunque, sempre che durante il Consiglio giudiziario plenario non siano state modificate anche le regole generali del l’aritmetica a San Marino, il numero dei magistrati era di 3 membri inferiore a quello dei politici“. Di conseguenza, il Consiglio giudiziario plenario “non avrebbe potuto validamente deliberare”.
I membri di Indipendenza sammarinese, infine, affermano con tono ironico di “comprendere la complessità di questi calcoli e, pertanto, al fine di dare il nostro valido contributo, doneremo nelle mani degli Eccellentissimi Capitani Reggenti un prezioso abaco, con abbecedario incluso che farà comodo a tanti consiglieri, affinché possano consegnarlo nelle mani del presidente della Commissione Giustizia in vista del prossimo Consiglio, per poter finalmente contare correttamente i membri delle due componenti. Solo quando le palline di colori diversi saranno uguali, potrà essere dichiarato validamente riunito il Consiglio giudiziario plenario”.
——