San Marino. Istanze d’Arengo all’esame del Consiglio, le speranze di Attiva-Mente

San Marino. Istanze d’Arengo all’esame del Consiglio, le speranze di Attiva-Mente

Nella Sessione del Consiglio Grande e Generale che sta per iniziare, con ogni probabilità saranno poste in votazione due Istanze d’Arengo promosse dalla nostra Associazione.

Lo ricorda l’associazione Attiva-Mente, che aggiunge: “In attesa di tale esame, questo Direttivo desidera esprimere pubblicamente alcune considerazioni.

Il 23 Marzo 2021, a seguito della bocciatura di diverse Istanze in tema di disabilità presentate non da noi, ma da altre associazioni, famiglie ecc., il Governo attraverso una nota stampa tentava di attenuare l’insoddisfazione degli istanti, promettendo impegno e le risposte. Nel frattempo altre petizioni in questa forma e su questa materia sono state esaminate dal nostro Parlamento. Ebbene, da quella data sono trascorsi due anni e mezzo, e giudicare i risultati del tutto insufficienti è una valutazione alquanto generosa.

Attiva-Mente, svolgendo da molti anni il ruolo di “gruppo di pressione” verso le Istituzioni, non è certo l’associazione sammarinese più brillante in termini di simpatia, ma noi crediamo in queste lotte e, nonostante la frustrazione e lo sconforto rischino continuamente di minare l’entusiasmo e colpiscano in modo sempre più cruento tante famiglie, poniamo ancora fiducia nei confronti di quelle stesse Istituzioni. Per questa ragione abbiamo salutato con favore, ad esempio, il nuovo corso a capo della Segreteria di Stato alla Sanità, di fronte ad un rinnovato impegno daremo sempre la nostra piena disponibilità.

L’auspicio di tutti coloro che presentano un’Istanza d’Arengo, chiaramente, è che la stessa incontri il favore dell’Aula e, in tal caso, che il Governo poi ponga in essere gli Atti conseguenti (anche se nemmeno quest’ultimo aspetto è sempre scontato). Chi è solito seguire da casa, in streaming o per radio, i lavori Consiliari, avrà di certo ascoltato in più di un’occasione, dichiarazioni di voto contrarie – del tutto legittime -, accompagnate da affermazioni di circostanza del tipo “respingiamo l’Istanza pur accogliendone lo spirito”. Una sorta di formula di conforto.

Nel caso di specie, nel caso cioè di problematiche che le persone con disabilità e le loro famiglie vivono quotidianamente, con l’accoglimento o meno dello spirito sopracitato, dette problematiche rimangono tutte lì irrisolte (fondi per la non autosufficienza, rischi sempre più alti di impoverimento e di isolamento, diritti economici, sociali e culturali violati, barriere nell’ambiente costruito, pari accesso alla vita pubblica e politica, discriminazioni, questioni legate ai trasporti, alla sessualità, allo sport paralimpico che da oltre dieci anni nessuno vuole chiarire, inclusione lavorativa, dopo di noi, vita indipendente e assistente personale, caregivers, prontuario nomenclatore, continuità didattica, difficoltà nell’età post scolare, tutela giudiziaria e chi più ne ha più ne metta).

Ma i diritti e i doveri di fronte alla Legge non sono uguali per tutti? Ce lo chiediamo perché alcuni di questi aspetti sono già disciplinati per Legge ed altri ancora sono sanciti in specifici accordi internazionali a cui lo Stato di San Marino, in base a quanto prevede la nostra Dichiarazione dei Diritti e dei Principi Fondamentali (la nostra Costituzione), deve attenersi dato che li ha ratificati e, quindi, resi esecutivi.

Esiste allora un altro spirito a cui la politica dovrebbe prestare attenzione; uno spirito diffuso, vero, visibile e che inizia a sapere di abbandono, indifferenza e poco interesse.

Si tratta dello stato d’animo di molte persone con disabilità e delle loro famiglie, uno spirito per il quale non chiediamo alcun accoglimento, ma vorremmo che fosse colto con serietà, responsabilità e concretezza dall’amministrazione, dalla politica e da chiunque governi.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy