A rendere complicata l’approvazione del riforma fiscale, c’è anche il quadro generale tutt’altro che definito in cui si muovono in questo frangente i partiti nella Repubblica di San Marino. In particolare non si conosce come si comporteranno Nps e Psrs che hanno dato vita (o stanno per dare vita) ad un unico soggetto: il Partito Socialista Sammarinese.
Da Jeffrey Zani di La Tribuna Sammarinese: (…) I nodi della riforma si intrecciano con il fermento politico, e in questo senso diventa importante il vertice fra Nps e Psrs in programma nel tardo pomeriggio di oggi. Le due sigle che hanno deciso di fondersi nel Partito socialista, attualmente sulle sponde opposte del parlamento, discuteranno anche della riforma, ed è probabile che venga stabilita una condotta comune da tenere in Consiglio. Nps e Psrs, insomma, potrebbero votare in un unico coro. Tutti a favore. O tutti contro. Intanto è quasi scontata la decisione di agire ‘sempre e comunque’ come un unico soggetto: il Pss, appunto, che dovrebbe presentarsi sotto queste vesti, e quindi in formazione completa, all’incontro chiesto dal Pdcs per mercoledì mattina. «Non si parlerà di riforma tributaria, sarà un incontro strettamente politico – precisa il segretario democristiano Marco Gatti – verranno discusse le prospettive, anche per la prossima legislatura », dopo il radicale avvicinamento dei democristiani al Psd approvato durante l’ultimo ‘parlamentino’ di via delle Scalette. «L’incontro si inserisce in un ciclo che interesserà tutti i partiti, a iniziare da quelli del Patto, oltre alle associazioni di categoria e sindacali ». A essere invitato al tavolo di mercoledì è però solo il partito di Casali. La reazione dei democristiani alla presenza del Psrs, quindi, sarà tutta da vedere . (…)
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