Dall‘intervento di Marco Gatti, Segretario del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, su La Tribuna Sammarinese, emerge la preoccupazione che la mina delle dimissioni di Massimo
Francioni da sindaco di Banca Centrale della Repubblica di San Marino, possa propagarsi davvero negli ambienti della politica e, in particolare, in quelli della maggioranza.
Marco Gatti ha fatto i salti mortali per ‘dimostrare’ che gli strali del suo amico e collega di lavoro, Francioni, non erano diretti a Pasquale Valentini, suo predecessore nella Segreteria del Partito, e successore di suo zio Gabriele nella Segreteria delle Finanze.
Ha provato a dirottarli, quegli strali, verso i vertici di Banca Centrale, mettendo così in difficoltà l’alleato di governo, Alleanza Popolare, che ha sempre difeso a spada tratta i vertici di Banca Centrale.
Ap subirà in silenzio?
Valentini, smetterà di ritenere che in effetti Francioni – amico o non amico di Gatti – di fatto sta minando la sua credibilità e all’interno della Dc e nel Governo?
Di certo, al momento, c’è il fatto che Francioni, volontariamente o meno, ha scoperchiato il vaso di Pandora degli interessi gravitanti attorno alla gestione di Banca Centrale, con conseguenze che potrebbero essere più devastanti delle interrogazioni di Lannutti.
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