Marco Alfieri di La Stampa titola: II direttore della prima banca locale: ‘Ci stiamo adeguando alle nuove regole’/ San Marino, la morte di un paradiso fiscale / ‘Siamo assediati. Abbiamo esagerato, ma adesso ci vogliono schiantare’.
In effetti l’incipit è funereo: ‘ Come muore un paradiso fiscale, sotto la prima nebbia di stagione che non ti fa vedere nemmeno la punta della Rocca.
L’ultimo sfratto alla capitale dell’off-shore all’italiana arriva settimana scorsa quando Bankitalia commissaria la Cassa di risparmio di Rimini che ha in pancia il controllo del Credito industriale sammarinese, una delle 12 banche della Repubblica. Secondo gli ispettori di via Nazionale ci sarebbero violazioni palesi della normativa anti-riciclaggio. ‘
Nel prosieguo il tono dell’articolo non migliora. Anzi.
Si arriva ad affermare sic et simpliciter che a San Marino, col benessere, ‘la malavita organizzata mette radici‘, si parla di una ‘gloriosa Cassa di Risparmio nata a fine Ottocento dalle collette dei contadini e degli operai e trasformatasi in centrale del malaffare” , si dice che ‘si è costruito in ogni strapuntino – l’edilizia era uno dei canali con cui ripulire i soldi sporchi – ed oggi si conta il deserto di ben 7mila case sfitte.‘
La conclusione – avrebbe voluto essere meno amara? – è questa: ‘L’ultima speranza si chiama Lega. Il Carroccio pesca molti voti nel frontalierato. ‘Sono gli unici che potrebbero far ragionare Tremonti’, raccontano dal Titano. E dire che il ministro è stato consulente delle banche sammarinesi, ‘dovrebbe apprezzare il nostro lo sforzo…’.‘
Vedi l’articolo di Marco Alfieri, La Stampa