Giuseppe Maria Morganti, La Tribuna Sammarinese: Arte al Museo: a tutela della laicità, lo Stato non può promuovere ideologie come valori assoluti / Dure critiche di Carla Nicolini all’impostazione della mostra ‘L’uomo, il volto, il mistero’
“Semplicemente dite
sì, no”, parte da un celebre
passo del Vangelo
di Matteo (5,37) l’analisi
critica che Carla Nicolini,
la professoressa
di storia dell’arte di tante
generazioni di sammarinesi,
fa della mostra
‘L’uomo, il volto, il
mistero” aperta presso
il Museo di Stato di
San Marino dal 20 agosto
scorso, che chiuderà
i battenti il 6 novembre.
Si tratta di un’esposizione
di circa cinquanta
opere provenienti dai
Musei Vaticani, dedicate
al volto, espressione per
eccellenza dell’io. L’appunto
critico rappresenta
il cuore di un’intervista
pubblicata proprio
in questi giorni sul
periodico ‘Repubblica’,
il giornale edito da Sinistra
Unita. Ma dal momento
della elaborazione
dell’intervista (circa
due mesi fa) ad oggi, alcune
cose sono cambiate
all’interno della mostra
e la professoressa
Nicolini intende darne
notizia.
“Perchè ha espresso
una critica così forte
ad una mostra di opere
d’arte che vengono
riconosciute, in alcuni
casi, di grande valore?”
“Lei ha ragione, le opere
esposte sono valide,
la mia polemica riguarda
l’uso strumentale che
si fa dell’arte per trasformarlo
in messaggio ideologico”.
“Cosa non condivide
nell’impostazione
dell’esposizione?”
“Una mostra la si organizza
affinchè gli utenti
possano recepire il
contenuto critico delle
opere attraverso l’analisi
del linguaggio artistico.
Il percorso naturale è
quello dell’identificazione
dello stile per comprendere
il pensiero creativo
dell’autore. Sono
di fatto gli artisti che comunicano
con gli utenti
e l’organizzazione deve
puntare a rendere leggibile
il messaggio. Così
non accade nella mostra
‘L’uomo, il volto, il
mistero”.
“Cosa c’è che non
funziona?”
“La mostra è organizzata
per trasmettere un
messaggio ideologico
che nulla ha a che fare
con le opere d’arte esposte.
DI …