Riceviamo e pubblichiamo una nota di Nicola Selva sul tema dell’ex tiro a volo.
“È bastato approvare una delibera per cancellare, con poche parole, la storia e le prospettive dell’area dell’ex tiro a volo di murata. Un’area per sua vocazione, con il suo parco, adatta per valorizzare il suo territorio. La delibera ha messo nero su bianco il nuovo piano che prevede un bando Internazionale “per manifestazioni di interesse e valorizzazione del luogo, mediante concessione d’uso dell’Area Ex Tiro a Volo di Murata”. Già si è fatto il nome di chi prenderà del parco… Un piano che, non è nuovo per quella zona; infatti, tempo fa l’area era stata individuata per la realizzazione di un albergo turistico dalle grandi dimensioni. Sembra quasi di essere tornati indietro nel tempo, quando a inizi anni Novanta un grande gruppo, ebbe messo le mani su questo parco. Come sia finita, si sa!
La filosofia turistica, per valorizzare un luogo non mi trova contrario, ma la realizzazione di una struttura alberghiera in quest’area, comporterà la distruzione di un parco sul ciglio del monte che fa parte della nostra storia. La costruzione dell’albergo si può fare in un’altra parte del territorio senza devastare il monte… per esempio nell’area del ex symbol dove è rimasto un desolato e inguardabile ecomostro, si potrebbe riconvertire la struttura ormai dimenticata da tutti e completamente abbandonata.
Nell parco dell’Ex Tiro a Volo si può realizzare un Campus Universitario, che abbia il suo tratto distintivo, con il mondo della ricerca e l’industria. Un progetto che ampli e rafforzi ulteriormente il sistema universitario sammarinese, in grado di attrarre sempre più studenti, con benefici evidenti per tutti il Paese. Inoltre, l’area con il suo parco si presta per la realizzazione di ciclabili e cammini che possono collegare il nostro Centro Storico, unendo persone che amano il turismo lento, la natura, e infine la cultura, dando così il proprio contributo per far ripartire il Paese.
Il campus può essere affiancato da un nuovo centro civico polifunzionale con una struttura polivalente per convegni, mostre, seminari, una sala insonorizzata per prove musicali, una biblioteca e sedi e servizi per tutte le associazioni e cittadini sammarinesi.
L’obiettivo principale del progetto deve essere identificare modelli di cooperazione pubblico-privato innovativi, nella gestione di questi siti storici dando un valore aggiunto attraverso la creazione di imprese culturali e creativi, tenendo conto delle norme di tutela del territorio, in particolare del suo piano paesaggistico perché la qualità del territorio è l’identità paesaggistica della città”.
